Strage di Orlando, le telefonate del killer al 911: «Sono un soldato islamico, giuro fedeltà a Dio»

21/06/2016 di Redazione

Le autorità americane ieri hanno reso noto il contenuto delle telefonate al numero di emergenza 911 dell’autore della strage di Orlando Omar Mateen. L’assassino di 49 persone presenti nel club gay Pulse si sarebbe presentato durante le telefonate nel suo delirio omicida affermando: «Sono un soldato islamico». Le conversazioni telefoniche di Mateen del 12 giugno ripercorrono tre di orrore, perché è di tre ore il lasso di tempo in cui sono state effettuate, per un totale di durata di 28 minuti di conversazione, durante i quali l’autore della peggiore sparatoria di massa degli Stati Uniti ha parlato a tratti in arabo.

 

Omar Mateen: il killer di Orlando si ubriacava al Pulse e utilizzava un’app per il gay dating

 

STRAGE DI ORLANDO, IL KILLER AL NUMERO DI EMERGENZA: «SIA LODATO DIO»

La prima chiamata è stata effettuata dopo oltre mezz’ora dall’inizio della mattanza. «Sia lodato Dio», ha detto il killer ad uno degli operatori.E ancora: «Preghiere e pace siano con il profeta di Dio». Specificando poi di trovarsi ad Orlando e di essere stato lui a sparare. Gli operatori del 911 – come riferito dall’Fbi in una conferenza stampa indetta per fornire i dettagli delle trascrizioni – hanno descritto l’uomo come «agghiacciante, calmo e deliberato» nel tono e nei modi. Gli agenti federali hanno anche ribadito che al momento non vi sono prove di legami diretti tra Mateen e gruppi estremisti islamici e che l’autore della strage è stato radicalizzato negli Stati Uniti. Dalle conversazioni trascritte emerge che il killer abbia chiesto agli Stati Uniti di mettere fine ai bombardamenti in Siria e Iraq. «È il motivo per cui sono qui», ha sottolineato. Non sono state diffuse però centinaia di chiamate al 911 effettuate dall’interno del club, «per rispetto» a vittime e sopravvissuti.

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