Virginia Raggi e il caso dei 13 mila euro di recupero crediti per la Asl di Civitavecchia

Il Fatto Quotidiano entra a gamba tesa sulla corsa di Virginia Raggi al comune di Roma svelando, a poche ore dal silenzio elettorale, un pasticcio a cui la candidata del Movimento 5 stelle dovrà rispondere nelle prossime ore sui media. Si tratta di due incarichi legali di recupero crediti per un totale di 13 mila euro ottenuti dall’Asl di Civitavecchia. A rivelarlo sul quotidiano diretto da Marco Travaglio è Marco Lillo che già sollevo in passato il caso della avvocatessa con lo studio Previti.

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VIRGINIA RAGGI E IL RECUPERO CREDITI PER LA ASL SULLE FATTURE DEL CENTRO MEDICO

L’azienda sanitaria locale, secondo quanto riporta il Fatto Quotidiano, aveva affidato all’avvocato Raggi il compito di recuperare una somma pari a 860 mila euro. La candidata pentastellata, per le prestazioni, avrebbe incassato finora incassato un acconto di 1.878 euro. Riporta Lillo:

Entrambi sono stati affidati dall’Asl Roma F di Civitavecchia per fare causa al dottor Giuseppe Crocchianti, deceduto a febbraio: il primo da 8mila è del luglio 2012; il secondo da 5mila del luglio 2014, quando Raggi era già consigliera M5S. Il secondo incarico è stato affidato nonostante ci fosse un regolamento che imponeva di scegliere professionisti iscritti all’albo creato dall’Asl nel novembre 2012: Raggi non ne faceva parte ma il direttore generale Giuseppe Quintavalle sostiene che conosceva il “delicato” caso in virtù del precedente incarico

La parcella era calcolata sugli 8000 euro per il primo incarico, del luglio 2012, e 5000 per il secondo, risalente al 2014. Colpisce quest ultimo aspetto in quanto la Raggi, già consigliera al Campidoglio, avrebbe assunto l’incarico nonostante non facesse parte dell’albo di professionisti.

Qui i documenti diffusi da Il Fatto Quotidiano:

Delibere Raggi from ilfattoquotidiano.it

 

Perché la notizia sta sollevando polemiche? Perché come spiega Lillo il caso di recupero crediti pone la candidata M5S in una posizione scomoda. Riporta il giornalista:

Virginia Raggi, prescelta tra migliaia di avvocati, dichiarava 17.278 euro di reddito netto al fisco e non ha mai voluto spiegare al Fatto chi l’ha segnalata alla Asl ma, a prescindere da questo, farebbe bene a rimettere i due incarichi. L’azienda sanitaria non merita la difesa dell’avvocato, ma un attacco politico della ‘cittadina’ Raggi. Per anni l’Asl ha pagato le fatture gonfiate del Centro Crocchianti, che chiedeva mille euro per prestazioni chirurgiche mentre effettuava solo yag laser da 75euro. Le ispezioni interne dell’Asl già nel 2009 avevano verificato che nel 2006, su 3.895 ricette analizzate dagli ispettori “2.337 hanno presentato anomalie, in quanto è stata rilevata una differenza tra quanto prescritto nella ricetta dal medico e quanto trasmesso telematicamente dal presidio (Crocchianti) all’Agenzia di sanità”. Questo, dicono gli ispettori, ha portato a un extra-costo “per il Servizio sanitario regionale pari a euro 1.922.321”

Alfonso Sabella, ex assessore alla legalità del Comune di Roma e futuro capo gabinetto (in caso di elezione) del rivale della 5 stelle Roberto Giachetti, ha parlato di avviso di garanzia come atto dovuto. «A questo punto – ha dichiarato all’HuffingtonPost – l’avviso di garanzia alla Raggi è un atto dovuto. Per colpa o per dolo siamo davanti all’ipotesi di reato continuato di falso ideologico in atto pubblico»

VIRGINIA RAGGI REPLICA SULLA ASL: “ULTIMO FANGO PRIMA DEL BALLOTTAGGIO”

«Questa è l’ultima goccia di fango prima del ballottaggio. Continuano ad attaccarmi sul mio lavoro perché non hanno argomenti. Noi siamo più forti ed andiamo avanti. Mancano 48 ore e avremo finalmente la possibilità di voltare pagina», ha dichiarato la Raggi all’Ansa. Il suo legale, Paolo Morricone, ha aggiunto: «Raggi relativamente all’incarico di recupero credito dell’Asl di Civitavecchia, aveva regolarmente comunicato il detto incarico al Comune di Roma e all’Asl ed entrambi gli enti avevano pubblicato sul proprio sito la notizia di detto incarico». L’avvocato ha ribadito quanto scritto in una lettera a fine maggio scorso pubblicata sul Fatto Quotidiano, che per primo aveva parlato della vicenda. «Per quanto riguarda l’incarico di circa euro 8.000,00 (del 2012, ndr), l’avvocato Raggi ha emesso fattura nel 2014 per euro 1.878,00 a titolo di acconto, fattura pagata solo nel 2015, ragione per cui la somma entra nella dichiarazione dei redditi del 2016».

VIRGINIA RAGGI E IL CASO DELLA ASL: INSORGE IL PD

Nicola Zingaretti, governatore della Regione, ha disposto una indagine:

«Io non ne sapevo nulla. Un presidente della Regione, come è ovvio, non interviene nelle singole decisioni gestionali che spettano agli apparati amministrativi. Ma di sicuro è mio dovere verificare che queste scelte avvengano nel pieno rispetto dei criteri di legittimità e opportunità. Ho appena chiesto alla Asl di Civitavecchia di relazionare sulle ragioni che hanno portato ad affidare l’incarico in questione, il suo oggetto e l’importo e, cosa più importante, i risultati raggiunti dalla Asl grazie al lavoro che avrebbe dovuto essere svolto»

Il presidente del Pd Matteo Orfini ha invece twittato:

Anche Alessia Morani, vice capogruppo Pd alla Camera ha dichiarato: «La telenovela delle amnesie di Virginia: consulenze dalla Asl nel Comune grillino di Civitavecchia. Non lavorava solo come consigliera? La trasparenza e la Raggi non vanno proprio d’accordo».

(in copertina foto ANSA/MASSIMO PERCOSSI)

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