La furia di Obama contro Trump: vietare l’ingresso agli islamici rende l’America meno sicura

15/06/2016 di Andrea Mollica

Barack Obama contro Donald Trump su terrorismo e Islam. Barack Obama ha rivolto una critica furioso nei confronti di Donald Trump, la prima volta che il presidente ha commentato in modo così severo le proposte del suo possibile successore. Secondo Obama il divieto di ingresso imposto ai musulmani renderà l’America meno sicura, tradendo i suoi valori di democrazia e libertà.

BARACK OBAMA CONTRO DONALD TRUMP SU ISLAM E ISIS

L’America non si unisce dopo la più sanguinosa sparatoria della sua storia. Le motivazioni della strage di Omar Mateen a Orlando appaiono ancora incerte, mentre lo scontro politico sul terrorismo e il suo legame con l’Islam radicale ha raggiunto il punto più alto. Barack Obama ha svolto una conferenza stampa in cui ha attaccato in modo durissimo Donald Trump. Il presidente ha criticato il candidato repubblicano e la leadership del Gop per il costante rimprovero di non citare mai l’espressione «terrorismo islamico ». Secondo Obama nessuno può pensare che a seconda dell’utilizzo di una locuzione di una minaccia quel pericolo scomparirà. Ancora più forte è stata l’accusa rivolta nei confronti del divieto di ingresso in America imposto ai musulmani proposto da Donald Trump dopo la strage di San Bernardino e rilanciato dopo i 49 morti di Orlando.

Tratteremo in modo diverso gli americani di religione islamica? Saranno soggetti a una sorveglianza speciale? I Repubblicani davvero sono d’accordo con questa misura? Questa non è l’America che vogliamo, non corrisponde ai nostri ideali di democrazia e libertà, e non ci rende più sicuri. Ci rende meno sicuri, ricordandoci un periodo vergognoso della storia statunitense, quando i cittadini americani erano discriminati.

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BARACK OBAMA CONTRO DONALD TRUMP, LA RABBIA DEL PRESIDENTE

Barack Obama è diventato noto come Mr. Cool per l’estrema freddezza e pacatezza mostrata in pubblico. Nell’intervento contro Donald Trump ha però evidenziato un livore e una rabbia rara per la sua figura pubblica. Un fastidio personale cresciuto negli anni, visto che l’intera carriera politica del miliardario ora candidato repubblicano alla Casa Bianca si è basata sulle accuse ai limiti oppure oltre il complottismo contro il primo presidente afro-americano degli Stati Uniti. Una rabbia colta dallo stesso Trump, che ha rimproverato Obama perchè sembra più arrabbiato contro di lui che contro il killer di Orlando.

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