Ballottaggio sindaco di Caserta 2016: Marino contro Ventre

18/06/2016 di Donato De Sena

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Carlo Marino contro Riccardo Ventre. Centrosinistra contro centrodestra. È la sfida delle elezioni Amministrative 2016 per la guida della città di Caserta. Il capoluogo campano, dal giugno 2015 guidato da un commissario prefettizio, torna al voto per un ballottaggio tra due candidati a sindaco che al primo turno hanno ottenuto percentuali di consenso molto distanti. Il 5 giugno Marino (appoggiato da una coalizione di 9 partiti o liste civiche di centrosinistra, compresi Pd, Caserta Popolare e Centro Democratico) ha raggiunto il 45,1% dei voti contro il 56,7% del suo schieramento. Riccando Ventre invece (sostenuto da Forza Italia, Fratelli d’Italia ed altre due liste civiche) si è fermato al 19,5% contro il 21,4% dei simboli. Poco più di un migliaio di voti in più di Francesco Apperti, candidato della Sinistra extra Pd con due liste civiche a supporto, riuscito ad arrivare fino al 16.95%.

 

 

AGGIORNAMENTI E NOTIZIE

18 giugno – Negli uli ultimi appelli dei due candidati, la promessa di un’amministrazione adeguata sia per esperienza che per capacità. «Chiedo il voto – è uno dei passaggi dell’intervento di venerdì sera di Riccardo Ventre in piazza Dante – per la mia storia personale e politica, di magistrato e uomo di legge e di servitore delle istituzioni per le quali ho speso una vita. Caserta ha bisogno di competenze e le difficoltà che vive il Comune sotto vari profili, richiede esperienza che io ho potuto accumulare non solo come amministratore locale a diversi livelli, ma anche e soprattutto per i 9 anni trascorsi a Bruxelles, nel cuore dell’Europa». «Oggi – ha ribadito ancora Carlo Marino a Puccianello, nel suo ultimo comizio – vorrei sottolineare che la squadra che abbiamo già messo in campo ha dimostrato affidabilità, competenza e la voglia di cambiare che servono per garantire alla nostra città 5 anni di amministrazione di qualità. Prometto che realizzeremo coerentemente il programma che abbiamo discusso con i cittadini, volando alto ma tenendo sempre i piedi per terra».

17 giugno – Nell’ultimo giorno di campagna elettorale i due candidati alla carica di sindaco di Caserta lanciano da Facebook i loro appelli. «I cittadini casertani – ha dichiarato in un video caricato sulla sua pagina Riccardo Ventre – hanno una scelta facile da fare. Se vogliono che Caserta continui in questo degrado, ad essere agli onori della cronaca nera, ad avere convocazioni dalla Corte dei Conti per danno erariale non dovranno fare altro che votare il sindaco Marino. Se invece vogliono avere invece il sogno di cambiare, di una città normale, nella quale ciascuno abbia il piacere di vivere, una bella città, civile, con un buon governo, allora non hanno che da votare per me». «In queste settimane – è invece uno dei messaggi inviati da Carlo Marino – abbiamo elencato tanti motivi per cui l’unica possibilità che Caserta oggi ha di rinascere è quella di scegliere la coalizione di centrosinistra. Oggi vorrei sottolineare che la squadra che abbiamo già messo in campo ha dimostrato affidabilità, competenza e la voglia di cambiare che servono per garantire alla nostra città 5 anni di amministrazione stabile e di qualità».

16 giugnoRiccardo Ventre ha deciso di scrivere una lettera aperta ai cittadini, recapitata nelle cassette della posta, per chiedere un «atto di responsabilità e di fiducia». La chiusura della campagna elettorale del candidato del centrodestra a sindaco di Caserta è stata programmata per la serata di venerdì. L’evento si terrà nella centrale piazza Dante. L’avversario di centrosinistra, invece, Carlo Marino, chiuderà la campagna nella sua frazione di Puccianiello, presso la villetta Mazzarella.

 

I CANDIDATI

Riccardo Ventre, 71 anni, è un politico di lungo corso. Iscritto alla Democrazia Cristiana nel corso della cosiddetta Prima Repubblica, ha scelto di proseguire dopo Tangentopoli la sua carriera nelle fila di Forza Italia. È stato per ben 10 anni, dal 1994 al 2004, Presidente della Provincia di Caserta. Nel 2004 è diventato eurodeputato, primo degli eletti del partito di Silvio Berlusconi nella circoscrizione Sud. Ora tenta di conquistare la poltrona di sindaco anche grazie agli accordi programmatici con diversi candidati alla carica di primo cittadino che si erano presentati al primo turno ed esclusi dal ballottaggio. Ventre ha trovato l’intesa con un paio di liste che al primo turno avevano sostenuto il candidato sindaco Gianfausto Iacobino, complessivamente 5,7% dei consensi, con Vincenzo Bove, 3,6%, Aniello Spirito, 3,3%, ed Enrico Trapassi, (Noi con Salvini, 2,3%), ed ha poi trovato l’apparentamento ufficiale con Luigi Cobianchi, 3,5%.

Carlo Marino, 48 anni, è iscritto al Pd ed è sempre stato impegnato nel mondo dell’associazionismo cattolico. Anche il suo impegno politico viene da lontano. Poco più che trentenne, nel 2001, è stato nominato assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Caserta. Precisamente dal 2001 al 2005 è stato coordinatore del Piano di Recupero e Sviluppo Sostenibile del Territorio della conurbazione casertana. È stato tra i 40 Costituenti del Pd in provincia di Caserta e, sempre per il partito, ha ricoperto il ruolo di presidente provinciale della Commissione di Garanzia. È stato infine a capo dell’opposizione in consiglio comunale nell’ultima consiliatura.

I SONDAGGI

Sul sito ufficiale della Presidenza del Consiglio dei Ministri non risulta essere stato pubblicato negli ultimi mesi alcun sondaggio sulle intenzioni di voto ai candidati a sindaco di Caserta e alle liste e alle coalizioni a loro sostegno.

COME, QUANDO E DOVE SI VOTA

Anche a Caserta, come in tutti gli altri comuni chiamati alle urne per scegliere il sindaco al ballottaggio, si vota in sola giornata di voto, domenica 19 giugno, dalle 7 alle 23.

Per esprimere la propria preferenza ogni elettore riceverà al seggio un’unica scheda, sulla quale compariranno i nomi dei due candidati più eletti al primo turno e, a fianco di ognuno dei due, i simboli delle liste che appoggiano la loro candidature. Per scegliere l’uno o l’altro candidato bisognerà tracciare un segno sul nome. Sarà poi eletto il candidato che otterrà più voti.

Lo spoglio delle schede comincerà subito dopo la chiusura dei seggi.

Le sezioni elettorali sono ovviamente le stesse del primo turno.

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