Elezioni amministrative, Roma: cosa succederà al ballottaggio del 19 giugno?

06/06/2016 di Redazione

ELEZIONI AMMINISTRATIVE ROMA, BALLOTTAGGIO TRA VIRGINIA RAGGI E BOBO GIACHETTI-

Il ballottaggio romano, come rileva Mario Ajello su Il Messaggero, è molto più incerto di quello che dicono i numeri, che sanciscono una distanza tra Raggi e Giachetti di più di 10 punti percentuali. Punti che diventano 17 tra M5S e PD, letteralmente doppiato dalla formazione di Grillo, e forse in questo prende corpo la dimensione del “miracolo” di Bobo Giachetti evocato da Debora Serracchiani nella notte.

Le prime analisi arrivano proprio dall’entourage dell’esponente radicale, che fa trapelare una battuta illuminante: “tranne Fassina, tutti quelli che lo hanno votato adesso poi voteranno per Roberto”. Un 5% scarso, però, non dirimente quello di Sinistra Italiana che inevitabilmente avrà, fra due settimane, anche qualche tentazione grillina e, forse, di astenersi. Più imprevedibile la destinazione dei voti di Alfio Marchini: se è vero infatti che Silvio Berlusconi aveva già detto che in un duello Raggi-Giachetti avrebbe preferito la bella Virginia, il disastro capitolino ha confermato che la presa sull’elettorato romano di Sua Emittenza, in questo momento, è al minimo storico e che le sue indicazioni potrebbero essere disattese. Lo sottolinea Antonio Noto di Ipr-Marketing che rileva come

si possa essere fortemente anti-renziani ma a favore delle Olimpiadi a Roma e allora si voterà Giachetti e non per la Raggi che le osteggia con tutta la sua forza

Anche qui, quindi, Berlusconi non voterebbe Giachetti, ma i berlusconiani potrebbero farlo eccome. Un Nazareno all’amatriciana, che questa volta partirebbe dalla base.

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Sarà quindi determinante capire cosa farà quel 20% che ha votato Giorgia Meloni. Sceglieranno un’altra donna, candidata anti-sistema come la pasionaria di Fratelli d’Italia, oppure si asterranno? O vedranno tra le loro fila disertori pronti a cercare in Giachetti la governabilità che in fondo cercavano, con un voto di protesta e identitario, anche nella volitiva Giorgia? La paura del salto nel buio grillino, che pure a destra pesca parecchie simpatie, vedrà Giachetti andare a conquistare voti in un campo finora impossibile, oppure Virginia Raggi sarà sindaco proprio grazie a quel blocco? Roberto Weber, titolare dell’istituto di sondaggi Ixé, propende per la prima ipotesi.

La paura del salto nel buio, ovvero l’eventualità di affidare una giovane ragazza inesperta e a un partito a vocazione non di governo la capitale d’Italia, potrebbe produrre un impegno assai forte e molto trasversale – di tipo civico e dei ceti produttivi e professionali che hanno bisogno di stabilità politica e di moderna agibilità per lo sviluppo – per dare a Roma l’assetto che meglio le si può adattare in termini di competenza amministrativa e di capacità politica

E infine quale sarà la strategia elettorale di Virginia e Bobo? L’impressione è che la pentastellata si sposterà a destra per pescare nel campo di Marchini e Meloni, mentre Giachetti dovrà, come nel primo turno, puntare sul carisma personale e far dimenticare ancora di più il fatto che vesta la casacca PD, ma il ballottaggio, pieno di storie di rimonte (vedi Rutelli-Alemanno) in questo senso aiuta: il secondo turno rende l’appartenenza partitica meno centrale. Il voto di lista del partito di Renzi, infatti, dice che a Roma passerà molto tempo prima che verrà perdonata, al centrosinistra, Mafia Capitale.

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