Berlusconi: «Ballottaggio Raggi-Marchini a Roma? Dal Pd ci dicono che potrebbero votare per noi»

03/06/2016 di Alberto Sofia

L’incubo del Cav, al di là delle smentite di rito, resta l’arrivo di Giorgia Meloni al ballottaggio per le Amministrative di Roma. Eppure, intervistato da Giornalettismo, Silvio Berlusconi continua a sperare di poter sfuggire all’Opa ostile di Fratelli d’Italia e Lega Nord. Tanto da spingersi a sognare – o vagheggiare – pure una sorta di “Nazareno romano” per il suo candidato Alfio Marchini al secondo turno: «Lui è l’unico che può vincere. In un ballottaggio tra Marchini e Raggi, dal Pd ci hanno fatto sapere che potrebbero votare per lui», ha rivendicato da Ostia, ospite alla chiusura della campagna elettorale dell’imprenditore romano.

Guarda l’intervista di Silvio Berlusconi a Giornalettismo

 

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Certo, in base ai sondaggi di due settimane fa, gli ultimi prima del black out, sarebbe proprio l’ex ministra a vincere il derby interno del centrodestra. Non è un caso che da Tor Bella Monaca la stessa Meloni non abbia nemmeno nominato il Cav, ignorando il suo avversario ed ex alleato, in piena faida Capitale. «Dice che non ha bisogno di me al ballottaggio? Se la signora Meloni ci arriva, noi indicheremo comunque ai nostri azzurri di votare per lei. Ma contro la Raggi perderebbe», ha replicato il Cav dalla piazza di Anco Marzio.

Lì, nel litorale romano, Marchini ha salutato i propri sostenitori dopo settimane di campagna elettorale. Era partito tra gli slogan “libero dai partiti”, ha finito per concludere con il Cav al suo fianco. E non è forse non è un caso che non ci fosse il pubblico delle grandi occasioni. Qualche centinaio di militanti, più tanti curiosi e anziani più galvanizzati per le hit degli ospiti Pupo, Ivana Spagna e Fausto Leali, che per i soliti mantra rivendicati da Berlusconi sul palco. Dal rischio “regime” paventato sul referendum costituzionale, fino ai “traditori” ex Pdl che ora sostengono Renzi, il repertorio resta ormai da mesi, anni, sempre lo stesso. Marchini ha però ringraziato il Cav, difendendo la “santa alleanza”. Potrebbe non bastare per garantirsi quel secondo turno sperato: «Siamo ottimisti, ma Giachetti resta ancora davanti…», ammettono pure dallo staff interno. Al Cav, invece, non resta che provare a evitare il “sorpasso a destra”.

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