Giulia Latorre: «Mio padre non è un eroe, i Marò non sono eroi». Poi smentisce

31/05/2016 di Redazione

GIULIA LATORRE E I MARÒ –

Non smette di finire sotto la luce dei riflettori la giovane Giulia Latorre figlia di Massimiliano, uno dei due Marò al centro del caso internazionale India-Italia a proposito della morte di due pescatori indiani che non ha ancora visto un processo, ma che per più di tre anni ha visto i due rimanere in territorio indiano, al netto di licenze elettorali, natalizie o mediche. E c’è un altro caso: dopo il cane rimasto al confino, dopo la scoperta che i due Marò non si parlano da parecchio, ecco che torna alla ribalta la figlia di uno dei due, già nota per il coming out a proposito delle sue preferenze sessuali per le donne.

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A Radio Cusano Campus è stata chiara: «I Marò non sono eroi, non so perché vengano ritenuti tali. Per me gli eroi sono altri. Sono molto felice che Girone sia tornato, ma con mio padre non ci parliamo più». Alla base di questi disaccordi non ci sarebbe, però, la rivelazione della ragazza sulla sua omosessualità ma motivazioni più profonde, che Giulia preferisce non specificare.
«Abbiamo litigato, per tantissimi motivi, purtroppo una persona quando si stanca di vari atteggiamenti e di varie situazioni molla tutto»

Nel corso del format ECG Regione, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, ha poi concluso dicendo «non vorrei che si strumentalizzassero le mie parole, solo che gli eroi sono quelli che salvano le vite». E sul padre conclude dicendo «devi essere padre non solo di nome, ma anche di fatto». Qualche ora dopo l’intervista, poi, sul suo profilo Facebook, ha fatto marcia indietro, smentendo le sue parole in modo piuttosto netto e sbrigativo con un «certo che voi pur di dare scandalo ne dite di cazzate».

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