I programmi di Beppe Sala, Stefano Parisi e Gianluca Corrado per Milano

30/05/2016 di Redazione

Beppe Sala, Stefano Parisi e Gianluca Corrado hanno esposto i punti principali del loro programma per le elezioni di Milano 2016. I tre principali candidati alla successione di Giuliano Pisapia alle Amministrative hanno disegnato sul Corriere della Sera quale Milano vogliono realizzare nei prossimi 5 anni.

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IL PROGRAMMA DI GIANLUCA CORRADO (M5S)

Nelle tre interviste ospitate sul Corriere della Sera di lunedì 30 maggio 2016 la più ricca dal punto di vista programmatico è quella di Gianluca Corrado. Il candidato del Movimento 5 Stelle ha tre priorità: ridiscutere gli accordi sugli scali ferroviari, potenziare il trasporto pubblico e recuperare i 204 milioni di crediti inesigibili. L’Area C sarà modificata in una zona a traffico limitato, e il ticket di ingresso sarà fatto pagare ai pendolari che entrano a Milano con la macchina. In cambio questi lavoratori avranno la facoltà di  viaggiare gratis sui mezzi pubblici del capoluogo. Corrado si dichiara a favore di luoghi di culto islamici, ma contrario a una grande moschea, mentre si definisce entusiasta della possibilità di celebrare una unione gay.

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IL PROGRAMMA DI BEPPE SALA (PD – CENTROSINISTRA)

Beppe Sala ha invece espresso quale sarà la sua priorità: trasformare Milano nella capitale europea del Welfare. Un progetto capace di unire la vocazione internazionale della seconda metropoli italiana, e lo spirito progressista e solidale con cui la vuole amministrare, fedele a una lunga tradizione cittadina di mutualismo. Il candidato sindaco del centrosinistra vuole adottare incentivi appositi per favorire le nuove attività produttive, e consolidare il maggior lascito di Expo, la rinascita del turismo a Milano. Uno dei modi è organizzare nuovi grandi eventi internazionali nel capoluogo lombardo, come il G7 della scienza o il Forum annuale delle Nazioni Unite su nuove tecnologie.

IL PROGRAMMA DI STEFANO PARISI (CENTRODESTRA)

Stefano Parisi ha illustrato sul Corriere della Sera una Milano in forte discontinuità con la città amministrata da Giuliano Pisapia. Il candidato del centrodestra, che propone una corposa riduzione della pressione fiscale, si pone l’obiettivo di recuperare i soldi tagliati dal governo centrale al capoluogo lombardo. Riduzioni di trasferimenti e di gettito Imu iniziati sotto l’esecutivo Monti e proseguiti sotto il governo Renzi. Per Stefano Parisi è necessario derogare dalla contrattazione nazionale per i dipendenti pubblici, per incentivare il merito dei lavoratori del comune di Milano. Nell’intervista al Corriere Parisi critica l’eccessiva vicinanza di Sala a Renzi e Pisapia.

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