La lettera della mamma di Tufan, bambino disabile: lo spot turco che commuove il mondo – VIDEO

26/05/2016 di Boris Sollazzo

La pubblicità è una forma d’arte, quando è fatta bene. Ma è anche un motore per migliorare il mondo, quando è fatta con il cuore, il cervello e il talento. E a volte ci riesce a cambiarlo, il mondo, se è vero che con uno spot, una pubblicità progresso molto speciale, una Ong turca è riuscita a sensibilizzare così tanto il proprio paese su un tema, da entrare in Parlamento e provare a tutelare i protagonisti del loro video con una legge.

Di cosa parliamo? Di Tufan, di sua mamma, di ragazzi disabili, anzi diversamente abili e di un progetto chiamato “One smile is enough to change the world” (un sorriso è sufficiente a cambiare il mondo), realizzato da Dinamo Istanbul, sede turca di Casta Diva Group. Un sorriso, quello che i normodotati, a disagio e non di rado ignoranti, non regalano quasi mai a chi è nato differente da loro. Un sorriso, che spesso in quei bambini unici, è potente e contagioso, un superpotere. E se non ci credete, guardate voi stessi.

Non sono attori, ma persone normali. Tufan esiste e così sua madre. Quelle parole le ha scritte, dopo averle ripetute per anni. Eçadem, organizzazione non governativa turca che fornisce assistenza ai bambini disabili, aveva bisogno di uno spot per farsi conoscere. I fondi ma soprattutto i volontari latiano, il governo dà un sostegno debole e spesso inadeguato, la comunità si tiene alla larga: serviva qualcosa che cambiasse il rapporto tra quest’ultima e chi deve convivere con una disabilità. Le parole erano lì, il sorriso di Tufan pure, la forza di volontà non è mai mancata.
Tre settimane, 150 dollari, il regista e scrittore Kuntay Alpman, già celebre per un altro spot virale per una grande compagnia telefonica (Hearing Hands: pubblicizzava un call center per non udenti), la voce fuoricampo della celebre attrice turca Özge Borak, la musica composta da Burak Ekinille, le famiglie di altri ragazzi disabili a far da “postini”, un parco pubblico di Istanbul a fare da set naturale. I protagonisti, ignari: i disabili, che adorano giocare lì, come pure i normodotati non sapevano della consegna della lettera della mamma di Tufan e così le reazioni sono state spontanee, emozionanti, commoventi.
Tanto che il successo ha portato non solo il primo premio nella categoria “Welfare/Charities” del 29° Grand Prix Advertising Strategies (dove noi di Giornalettismo lo abbiamo scoperto e molti giurano di aver visto, al passaggio dello spot, un Lapo Elkann con gli occhi lucidi), ma anche una piccola rivoluzione.
I sorrisi hanno davvero cambiato il mondo di Eçadem e non solo: 8,5 milioni di visualizzazioni su Facebook per il video, 215.000 condivisioni ma soprattutto un +150% di volontari avvicinatisi alle attività e +1600% di utenti sul sito, che si informano e parlano di ciò che prima ignoravano o guardavano con sospetto. E il Parlamento turco, dopo il successo del video, vuole varare una legge sulla disabilità più moderna e adatta alle esigenze di Tufan e i suoi amici.

Ecco perché noi qui vi mettiamo anche la pubblicità con i sottotitoli inglesi. Dura il doppio, e ne vale la pena. Rivederla non vi e ci fa male: da questi ragazzi abbiamo molto da imparare.

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