La tempesta solare avrà effetti sull’uomo?

08/03/2012 di Redazione

La scienza non sa come questo fenonemo possa interferire con il nostro organismo

“E’ possibile che l’energia elettromagnetica sprigionata da una tempesta solare interferisca con l’organismo umano, ma non sappiamo quanto e in che modo”. Lo ha detto Angelino Brugnoli del Centro di Ricerche in Bioclimatologia Medica, Biotecnologie e Medicine Naturali (Biometeolab) dell’Universita’ degli Studi di Milano.

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STUDI – “Fino ad oggi non sono stati effettuati studi seri – ha detto l’esperto – sui possibili effetti dell’attivita’ solare sull’uomo. Sappiamo soltanto che puo’ avere conseguenza importanti sulle nostre tecnologie’. In ogni caso le particelle sprigionate da una tempesta solare non sono ‘libere’ di colpire l’uomo. ‘Vengono deviate a livello atmosferico – ha spiegato Brugnoli – dalle cosiddette sulle fasce di Van Allen’. Diverso il discorso per gli uomini dello spazio, esposti direttamente alle radiazioni. ‘Infatti per gli astronauti – ha sottolineato l’esperto – sono previste misure d’emergenza in caso di tempesta solare per garantire loro una protezione dalle radiazioni’. Per gli uomini sulla Terra ci sono solo ipotesi. ‘Sono tante le ipotesi’, ha confermato Vincenzo Condemi, responsabile del Biometeolab. “Ma tutte queste ricerche non sono pervenute a una base comune sull’argomento”, ha concluso.

LA TECNOLOGIA – ‘Per ora si sono verificati dei black out nelle telecomunicazioni a onde corte, ma in seguito si potrebbero registrare problemi ben piu’ rilevanti alle telecomunicazioni satellitari e interruzioni ai sistemi Gps’. A elencare all’Agi i possibili effetti della tempesta solare sulla Terra e’ Mauro Messerotti esperto di fisica solare e relazioni Sole-Terra dell’ INAF-Osservatorio Astronomico di Trieste. ‘Il flusso di particelle generato dalla tempesta spaziale, impropriamente definita solare, va a perturbare il campo geomagnetico della Terra con effetti su molte delle nostre tecnologie’, ha detto l’esperto. La tempesta e’ iniziata subito dopo la mezzanotte del 7 marzo. ‘Si e’ verificato un brillamento – ha spiegato Messerotti – il secondo piu’ intenso del ciclo di attivita’ solare. A questo primo ne e’ seguito un altro, meno intenso. Questo ha generato un flusso di particelle, in particolare di protoni che ha investito i sistemi spaziali’. (Agenzie)

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