Le ultime parole di Marco Pannella: «Amore, amore»

20/05/2016 di Redazione

Le ultime ore di Marco Pannella sono raccontate in una lunga intervista a Clemente Mimun, direttore del Tg5 e amico del leader dei Radicali. Mimun racconta ad Amedeo La Mattina su La Stampa gli istanti finali di Marco. «Ho fatto il “vivandiere” – ha raccontato –  non mangiava più quasi nulla e allora gli portavo le cose di cui è sempre stato ghiotto. Gli portavo la colazione dal Portico di Ottavia, l’humus, le pizzette rosse, il millefoglie alla crema che adorava».

Il 2 maggio aveva compiuto 86 anni. Come avete festeggiato il suo compleanno?
«Con i soliti amici, i suoi compagni di una vita, vecchi e nuovi. Per lui il Partito radicale non era un partito, era una famiglia. Marco sorrideva, esprimeva tanta gratitudine per tanto amore. Avevamo comprato uno champagne eccezionale, ma lui ne ha bevuto pochissimo. Da quel giorno è stata una rapida discesa fino alla morte. Ha tentato di resistere ai dolori che si facevano insopportabili. Poi la resa. Alcuni giorni fa, dopo l’ennesimo rantolo, con un sorriso amaro ha fatto il gesto di spararsi alla tempia».

Quali sono state le ultime cose che ha detto. Ha parlato pure di politica?

«Per Marco la politica, quella con la P maiuscola, è stata la sua vita. Una vita che lui fino alla fine ha definito felice perché dedicata alla libertà. Le ultime parole le ha dette alla sua ex compagna Mirella Parachini: “amore, amore”. E al suo medico, il dottor Santini quando lo ha sedato: “grazie, grazie”. Prima di morire a Marco Angioli, che per lui era come un figlio, ha detto “scusa, scusa” per tutti i sacrifici e il lavoro che il suo assistente ha dovuto affrontare».

«Un vitalizio in meno». Il cinismo dei commenti grillini sul ricordo di Beppe Grillo a Marco Pannella

C’è poi una sorta di testamento, orale, che Marco Pannella ha lasciato ai suoi militanti…

Ha lasciato un messaggio?
«Sì, ha lasciato un messaggio registrato di 40 secondi ai militanti. In sostanza dice “ragazzi, niente tristezza, non mollate mai, sappiate che alla fine abbiamo vinto noi”. In queste parole c’è tutto Marco Pannella. Un uomo che non si arrendeva mai. Il suo lascito sarà immenso e le sue battaglie laiche, a cominciare da quella per la promozione dello Stato di diritto, sono quelle di un gigante politico del XX secolo».

(in copertina foto Ernesto Ruscio/Getty Images)

Share this article