Matteo Salvini vuole la ruspa anche per gli autovelox

18/05/2016 di Redazione

«Gli autovelox sono una truffa». Il segretario della Lega Nord Matteo Salvini non usa mezze misure per bocciare e dichiarare guerra all’utilizzo dei misuratori di velocità lungo le strade italiane. Nel corso del programma radiofonico La Zanzara il leader del Carroccio, rispondendo sulla multa ricevuta lo scorso 9 novembre per eccesso di velocità, mentre viaggiava a bordo della vettura guidata dal suo autista, ha affermato:

«Quei due autovelox lì, messi su strade statali a 3-4 corsie a largo scorrimento, sono demenziali, pericolosi. Sono palesemente una truffa. Ho detto a Parisi che, se diventa sindaco, i primi due autovelox che deve togliere sono quelli. Anzi, li vado a sradicare io personalmente. Gli autovelox vanno messi davanti a un asilo o a un ospedale e te li metto anche se vai a 30 km all’ora».

Ma non solo:

«Ho sempre fatto ricorso contro gli autovelox, anche quando ero un privato cittadino e un signor nessuno. Se becco una multa giusta, la pago. Posso fare obiezione di coscienza contro una legge sbagliata? Fortunatamente ci sono migliaia, anzi milioni, di italiani che fanno ricorso contro queste multe truffa, a causa di autovelox tarati o semafori con l’arancione che dura solo 3 secondi per fotterti. I cittadini si ribellino».

Salvini ha negato di aver fatto ricorso adducendo il mio ruolo istituzionale e ricorda che a presentarlo è stato chi guidava. Poi ha sbottato:

«Bene, allora boccino il mio ricorso e io farò ricorso contro la bocciatura del mio ricorso. D’altronde, i richiedenti asilo possono ricorrere 13 volte contro la bocciatura. Posso incazzarmi anche io contro un autovelox? Contro certi autovelox, che sono una truffa, farò ricorso tutta la vita. Io invito tutti a fare ricorso».

Intanto, ieri il segretario della Lega ha subito l’ennesima contestazione, durante un comizio a sostegno del sindaco di Battipaglia, in provincia di Salerno. «Dopo i campi rom con la ruspa abbatteremo i centri sociali. Andate a farvi le canne da qualche altra parte», è stata la risposta di Salvini ai contestatori.

(Foto di copertina: ANSA / ANGELO CARCONI)

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