ISIS perde terreno in Iraq e subisce l’offensiva di al-Qaida in Siria: è crisi nel califfato

17/05/2016 di Redazione

ISIS

continua a perdere terreno. Il sedicente califfato costituito dai terroristi islamici in Siria e Iraq ha perso circa un terzo del suo territorio. La riduzione dell’area controllata dall’ISIS è stata più significativa in Iraq, mentre in Siria la flessione è stata più ridotta, e ora anche al-Qaida progetta di costituire un suo emirato.

ISIS IRAQ SIRIA

La campagna militare contro l’ISIS in Iraq e Siria sta riducendo sensibilmente il controllo territoriale del sedicente califfato. Dall’estate del 2014 una coalizione internazionale guidata dagli Stati Uniti conduce un’azione militare, prevalentemente aerea, per contrastare le milizie jihadiste di al-Baghdadi. L’operazione, dopo un lungo periodo di stallo, sembra avere successo. Secondo il Pentagono i bombardamenti hanno ridotto del 45% l’area in Iraq sottoposta al dominio dell’ISIS. In Siria invece il territorio del sedicente califfato ha subito una flessione di circa il 20%. Le perdite più importanti non sono però territoriali, ma economiche. L’ISIS ha infatti perso gran parte delle sue riserve petrolifere, e molte riserve valutarie su cui aveva messo le mani dopo aver conquistato numerose città.

ISIS AL-QAIDA

L’azione militare della coalizione internazionale è stata messa in crisi dall’intervento della Russia in Siria, che ha spostato l’obiettivo dei bombardamenti dall’ISIS alla ribellione sunnita anti Assad. Il regime di Damasco e ISIS non si erano combattuti in passato, se non sporadicamente, visto che avevano obiettivi diversi e non conflittuali tra di loro. In Siria la ribellione sunnita contro Assad è sempre stata divisa, come mostra la stessa genesi di ISIS, creatasi dopo lo scontro interno e la rottura con i qaidisti del fronte al-Nusra. Il conflitto tra al-Qaida e ISIS potrebbe riaccendersi. Secondo diversi esperti la leadership dell’organizzazione fondata da Osama bin Laden ha trasferito molti dei suoi leader militari in Siria dall’Afghanistan. L’obiettivo è la costituzione di un emirato in concorrenza con il califfato dell’ISIS.

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