Giuliano Pisapia mette all’asta i calzini rossi del 2011

13/05/2016 di Redazione

Giuliano Pisapia ha messo all’asta i calzini rossi indossati nella fortunata campagna elettorale del 2011. Un regalo per SinistraxMilano, che li venderà per raccogliere fondi per finanziare la sua campagna per le elezioni Milano 2016 in supporto a Beppe Sala. Un’iniziativa ironica ma anche rivelatrice di come sia diverso il clima alle elezioni 2016.

GIULIANO PISAPIA CALZINI ROSSI

SinistraxMilano è la lista che raccoglie l’eredità politica di Giuliano Pisapia. Il sindaco di Milano ha deciso di non ricandidarsi, ma ha promosso un nuovo soggetto politico, per ora solo locale, per raccogliere varie anime del mondo progressista che facevano parte del cosiddetto movimento arancione. La sinistra di SEL e di alcuni esponenti vicini al PD, l’ecologismo, così come il civismo compongono questa lista, che alle primarie aveva sostenuto la candidatura di Francesca Balzani. SinistraxMilano sarà guidata da Daria Colombo, nota in città per aver organizzato i girotondi e per esser la moglie di Roberto Vecchioni, e settimana prossima ha organizzato un’asta di cimeli per finanziare la sua campagna elettorale. I più preziosi sono i calzini rossi di Giuliano Pisapia, indossati durante la campagna vittoriosa contro Letizia Moratti.

GIULIANO PISAPIA E I RICORDI DEL 2011

La base d’asta per i calzini rossi di Pisapia, come spiega il Corriere della Sera di venerdì 13 maggio 2016, è un prezzo ragionevole, 50 euro. Probabilmente però il fortunato acquirente dovrà spendere molto di più per acquistarli. Tra i diversi oggetti che finanzieranno la campagna elettorale di SinistraxMilano ci sono gli stivali indossati da Claudio Bisio nel concerto del 27 maggio, bagnato da un fortissimo acquazzone, un cappello kazako e pantaloni di seta tailandesi regalati a Pisapia durante la sua esperienza da sindaco. I ricordi messi all’asta hanno un sapore dolceamaro, visto che alcuni di essi raccontano una campagna elettorale tra le più memorabili della sinistra italiana. Un sindaco ex parlamentare di Rifondazione Comunista era riuscito a strappare la capitale del berlusconismo.

L’ASTA E LA FINE DEL MOVIMENTO ARANCIONE

La primavera del 2011 ha rappresentato uno dei momenti di maggior successo dell’Italia progressista. Sindaci di sinistra come Pisapia, Zedda o per certi versi anche De Magistris avevano conquistato grandi città italiane, mentre sole due settimane i referendum sui beni comuni erano riusciti a superare trionfalmente il quorum. 5 anni dopo però tutto appare diverso: la sinistra radicale è quasi sparita, il PD si è spostato al centro sotto la guida di Matteo Renz, mentre la protesta progressista è confluita nel Movimento 5 Stelle. I calzini rossi di Pisapia sembrano un buon modo per festeggiare un tempo ormai scomparso, conclusosi definitivamente con la sconfitta di Francesca Balzani contro Beppe Sala.

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