Quando arriveranno (davvero) le unioni civili

11/05/2016 di Donato De Sena

Quella dell’11 maggio 2016 è una data in Italia destinata ad essere ricordata a lungo, per l’approvazione definitiva da parte della Camera dei deputati di una legge, attesa a lungo, per il riconoscimento dei diritti delle coppie omosessuali. Ma quando verranno effettivamente celebrate nel nostro Paese le prime unioni civili?

L’ENTRATA IN VIGORE DELLA LEGGE CIRINNÀ

Il ddl Cirinnà, che ha ottenuto il via libera al Senato lo scorso 25 febbraio, non fornisce un indicazione temporale ben precisa, ma stabilisce (al comma 35 dell’unico articolo) che le disposizioni sulle unioni civili «acquistano efficacia a decorrere dall’entrata in vigore» della legge. Le nuove norme, come ogni legge ordinaria, entrano in vigore nel 15esimo giorno successivo alla loro pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, che a sua volta avviene subito dopo la promulgazione del presidente della Repubblica, che a sua volta deve avvenire entro un mese dall’approvazione definitiva del Parlamento. Insomma, a conti fatti, la legge sulle unioni civili dovrebbe entrare in vigore nel mese di giugno, o più difficilmente negli ultimi giorni di maggio. Tuttavia, ciò non comporterà automaticamente la possibilità per una coppia omosessuale di dar vita di fronte all’ufficiale di stato civile del proprio comune quelle che il ddl Cirinnà definisce «specifica formazione sociale».

LE PRIME UNIONI CIVILI

Bisognerà aspettare un altro mese per la definizione di alcune norme transitorie. La legge (al comma 34) stabilisce che entro 30 giorni dalla sua entrata in vigore un decreto del presidente del Consiglio (su proposta del ministro dell’Interno) dovrà emanare le «disposizioni transitorie necessrie per la tenuta dei registri dell’archivio dello stato civile». Dunque, le prime unioni dovrebbero arrivare alla fine di giugno o nel mese di luglio, in linea con i tempi indicati dalla prima firmataria del testo Monica Cirinnà. La senatrice Pd lo scorso marzo infatti aveva previsto le prime unioni civili ai primi di giugno nel caso di approvazione della legge alla Camera entro la fine di aprile.

I DECRETI ATTUATIVI

Ma come mai viene chiesto un decreto del presidente del Consiglio? Le disposizioni transitorie risultano necessarie nell’attesa dei decreti legislativi che il governo è delegato ad adottare entro 6 mesi dall’entrata in vigore del provvedimento per adeguare altre leggi e regolamenti alle nuove norme. Nel dettaglio, la legge Cirinnà (al comma 28) delega l’esecutivo ad adottare uno o più decreti per: adeguare alle nuove norme le disposizioni dell’ordinamento dello stato civile in materia di iscrizione, trascrizioni e annotazioni»; modificare e riordinare le norme in materia di diritto internazionale prevedendo l’applicazione della disciplina delle unioni civili anche a chi ha contratto all’estero un matrimonio, un unione civile o altro istituto analogo; modificare ed integrare altre leggi o regolamenti per il necessario coordinamento con il nuovo testo. Questo lavoro dovrà essere concluso entro la fine dell’anno.

(Foto da archivio Ansa. Credit: EPA / AIDAN CRAWLEY)

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