Staino (di nuovo) contro Cuperlo e la sinistra Pd: «Se ci fosse Togliatti sarebbero già in Siberia»

11/05/2016 di Redazione

Alle spalle c’è ancora il ricordo della polemica sulle pagine dell’Unità,  nell’estate 2015, con l’accusa del vignettista e “padre” di Bobo alla minoranza Pd: «Cuperlo, così uccidete la sinistra». Ora Sergio Staino torna a difendere Renzi e a provocare sul Corsera sia l’ex presidente dem che le sinistre interne: «Cuperlo e gli altri? Se ci fosse Togliatti sarebbero già in Siberia». E ancora: «Il Pd è diventato una porcilaia. Si è perso il dna del nostro essere di sinistra (…)». Ma non nel senso ripetuto come una mantra da bersaniani e minoranze, per l’asse tra Renzi e l’Ala di Denis Verdini. Anzi: «Gente come Cuperlo dovrebbe avere lo stile di Berlinguer. Invece sono i peggiori: hanno distrutto il dialogo», è l’affondo di Staino.

STAINO CONTRO CUPERLO: «SE CI FOSSE TOGLIATTI SAREBBE IN SIBERIA»

Eppure, la sinistra Pd dice lo stesso di Renzi, rigirando al premier l’accusa di aver reso le direzioni Pd a vertici senza discussione reale. Ma Staino non ci sta:

«Con Fassina che minaccia: o cambiate questo articolo o me ne vado? Avessero fatto così negli anni Cinquanta, con Togliatti, sarebbero già in Siberia. Se sei minoranza devi essere responsabile. E invece Cofferati ha buttato la Liguria in braccio ai leghisti e ora si prende le maledizioni»

Il vignettista si lamenta pure di essere ormai bollato come un “traditore”, per le sue parole in difesa del premier:

Si è arrivati a usare l’aggettivo renziano come sinonimo di merdoso, traditore, figlio di puttana. Ma perché? Io non sono renziano, come non sono stato prodiano, pur avendo appoggiato Prodi. Ma c’è qualcosa di meglio a sinistra di Renzi? Preferite Salvini o Grillo? Io scelgo Renzi, dov’è l’assassinio, dov’è il tradimento?».

STAINO DIFENDE RENZI PER L’ASSE CON VERDINI

Per Staino l’accordo con Verdini non è scandaloso, anche perché, rivendica, in passato fu D’Alema a «chiamare i vari Cecchi Gori, Mastella, Di Pietro, personaggi ambigui e tremendi». E ancora: «Abbiamo avuto Dini al governo, Dini!». Sulla polemica Boschi-Cuperlo in direzione sul tema del referendum, Staino fa capire che la ministra avrebbe potuto usare le stesse parole, ma in parte ritoccate, per esprimere lo stesso concetto. Ma accusa l’Anpi di voler strumentalizzare i partigiani: «Sta utilizzando il loro nome sacrosanto per fare una politica bertinottiana, rifondarola». A Renzi, però, lancia un avvertimento: «Fossi in lui sarei più modesto. Sta rischiando, c’è un’alta probabilità che perda il referendum». Lui voterà a favore:

«Voterò sì? Certo, rischiamo di finire nella spazzatura della destra europea. Vogliamo darci altre martellate sulle cosce? È una pazzia»

Staino si scaglia pure contro D’Alema:

«D’Alema che è lì come un avvoltoio, non vede l’ora di tornare. Non lo voglio, serve gente nuova, cervelli nuovi, anime nuove. Non vedo l’ora che se ne vadano Bersani e soprattutto D’Alema»

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