Renzi sul referendum: «Vedremo con chi sta il popolo»

10/05/2016 di Redazione

Si scaglia contro gli avversari politici, bollando il M5S di “incoerenza” per il caso Nogarin e replicando agli attacchi del sindaco di Napoli Luigi De Magistris: «Mi insulta e minaccia con volgarità indegne di un uomo pubblico». Ma non solo. Matteo  Renzi nella sua e-News rilancia pure la sfida del referendum costituzionale: «Saranno cinque mesi di dialogo intenso. Vedremo chi sta con il popolo e chi nuota solo nell’acquario della politica politicante, fatta di talk, tv e autoreferenzialità». 

RENZI SUL REFERENDUM:  «VEDREMO CHI STA CON IL POPOLO»

Il premier ha già legato il destino delle riforme e il verdetto del referendum al suo destino politico:

«Da questa partita dipende come ha spiegato bene il presidente emerito Napolitano il futuro del nostro Paese. Nessuno si senta escluso: abbiamo bisogno di tutti e di ciascuno. La sovranità appartiene al Popolo. Il referendum ci dirà se la gente vuole cambiare davvero o si accontenta del solito sistema istituzionale bloccato di questi anni. Io sono in campo, ma la differenza potete farla solo voi: matteo@governo.it»

 

Non manca nemmeno l’affondo contro il centrodestra, Berlusconi e Salvini:

“Berlusconi dice che con queste riforme saremo al regime, ignorando che le ha votate anche lui fino al momento dell’elezione di Mattarella. Salvini accusa il Colle e palazzo Chigi di avere le mani sporche di sangue per gli immigrati. Davanti a tutto questo scintillare di insulti e accuse, qual è la parola che usiamo per rispondere? Una sola. La parola è bellezza“.

RENZI E L’EUROPA

Renzi ha poi rievocato il tema del destino dell’Europa:

«Ciò che sta avvenendo in Austria dovrebbe farci riflettere. Se la politica cede alla paura, chi fabbrica mostri diventa invincibile. E per essere vincente, fabbrica sempre più mostri. Finisce che i cittadini inseguono i fantasmi delle proprie paure. E chiudono la porta alla speranza, al coraggio, al futuro. Si illudono di chiudere i pericoli fuori dalle porte, ignorando che chi costruisce un muro pensa di farlo per sentirsi al sicuro ma si sta soltanto imprigionando. Coraggio, Europa. Sei nata inseguendo un ideale, non alimentando una minaccia. Noi, italiani, faremo di tutto perchè l’Europa torni se stessa».

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