Snuff movie: il servizio choc de Le Iene (e la storia di Alice) sconvolgono tutti

06/05/2016 di Redazione

Servizio choc ieri sera a Le Iene: Matteo Viviani ha affrontato il tema degli snuff movie, partendo dalla terribile esperienza di Alice, una ragazza che avrebbe partecipato a uno di questi snuff movie alcuni anni fa, ma di cui aveva dimenticato ogni cosa fino a qualche anno fa, come se la sua mente avesse deciso di cancellare quell’esperienza troppo gravosa per essere sopportata.

SNUFF MOVIE: IL RACCONTO DI ALICE A LE IENE

Alice ha un evidente terrore delle telecamere e Matteo Viviani cerca di metterla a proprio agio dicendole di non guardare mai nell’obiettivo. A quel punto, tra le lacrime, la ragazza racconta di ricordare «un film dove sono stati uccisi dei bambini», in cui lei stava presente sulla scena, «in un posto enorme», truccata come Biancaneve mentre gli altri bambini erano vestiti come i sette nani della favola. I bambini sono piccoli, intorno ai quattro anni. «A un certo punto entrano delle donne, vestite da streghe, con il naso finto – prosegue Alice – E vanno fuori di testa. Ammazzano tutti i bambini. Li hanno sgozzati. A un certo punto credo di essere svenuta perché non ce la facevo più».

SNUFF MOVIE: LA STORIA DI ALICE

Il racconto di Alice è scioccante e Le Iene chiedono la consulenza di un esperto di neuropsicologia forense, Giuseppe Sartori, per avere alcuni chiarimenti su come funzioni la memoria umana e se i ricordi di Alice possano essere stati influenzati da qualcosa che abbia visto o sentito più che da un evento realmente vissuto in prima persona. Purtroppo il racconto di Alice non può essere verificato: la ragazza non presenta segni fisici di quanto accaduto e il suo racconto potrebbe essere stato influenzato da diversi fattori impossibili da conoscere. Una falsa memoria, insomma.

SNUFF MOVIE: L’INCHIESTA

Per questo Matteo Viviani pone ad Alice alcune domande: la ragazza conferma di essere stata presente su quel set, dove sentiva anche molte voci, segno tangibile della presenza di diverse persone. La ragazza è un cura da uno psicoterapeuta e nel servizio vengono mostrati dei video in cui la ragazza ha quello che in termine tecnico si chiama “rivissuto”, ovvero rivivere – sotto la supervisione di una persona competente – un evento presente nella propria memoria. In quell’occasione Alice sembra impersonare una donna che la prepara per quel set, ma anche qui l’esperto spiega che non ci può essere la certezza che la ragazza stia ricordando qualcosa che abbia vissuto in prima persona o una falsa memoria che, con il tempo, ha assunto nella sua mente un rilievo diverso, come un ricordo vero. Sul racconto di Alice la magistratura sta ancora indagando e per questo Le Iene non possono raccontare le versioni delle altre persone coinvolte. La ragazza, comunque, dice di aver deciso di raccontare ogni cosa alle Iene perché «avrei avuto più paura se non avessi detto niente».

SNUFF MOVIE COSA SONO?

Il racconto di Alice descrive quello che sembra essere uno snuff movie a tutti gli effetti. Uno snuff movie, spiega Viviani, è un video realizzato sotto compenso in cui delle persone vengono violentate e torturate davanti alla telecamera, generalmente fino alla morte. Spesso si tratta di bambini. Gli snuff movie sono stati al centro di un’importante inchiesta di un giornalista dell’Observer, che nel 2000, riuscì a mettere le mani su alcuni documenti riservati dei servizi segreti britannici in cui si parlava dell’arresto di un cittadino russo che sarebbe stato coinvolto nella realizzazione di uno snuff movie insieme a un cittadino italiano.

SNUFF MOVIE ESISTONO VERAMENTE?

Non si ha la certezza se questi filmati esistano veramente, ma certi materiali pedo-pornografici in cui bambini vengono torturati e uccisi, purtroppo, esistono veramente e circolano su Internet, tanto che nell’estate del 2014 è stata aperta un’inchiesta che ha portato all’arresto di diverse persone, trovati in possesso di tali materiali. Contro la pedopornografia si batte da anni anche un sacerdote, Don Fortunato Di Noto, fondatore dell’Associazione Meter, che da vent’anni lavora contro lo sfruttamento sessuale minorile e che per questo è sotto scorta da sedici anni. Don Fortunato, che da tempo lavora sul web, rivela che migliaia di neonati ogni anno, in tutto il mondo, sarebbero stati vittime di infantofilia, ovvero una “derivazione” della pedofilia che si “specializza” su bambini molto piccoli, addirittura di pochi giorni.

SNUFF MOVIE E PEDOPORNOGRAFIA

Il servizio delle Iene si chiude con un filmato di una bambina che, parlando al telefono con la sua psicoterapeuta, racconta di presunte violenze sessuali subite dal padre quando aveva solo cinque anni, in cui la bambina sarebbe stata violentata e filmata mentre questo avveniva. Viviani sottolinea che il racconto della bambina descrive una scena che «può essere tutto» ma quello che è evidente è che la bambina è in uno stato di choc e sofferenza tangibile, qualsiasi cosa abbia subito. Padre Fortunato spiega anche che raramente chi è vittima di violenze sessuali da bambino difficilmente denuncia, perché il trauma subito è talmente grande che è preferibile dimenticare piuttosto che ripercorrere quelle esperienze aberranti. Il business, comunque, è enorme e dietro il commercio di questi video e immagini ci sono non soltanto migliaia di bambini torturati e uccisi ma anche un giro di soldi miliardario, di cui soltanto in pochi parlano.

(Photocredit copertina: Mediaset/Le Iene)

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