I Rolling Stones: “Trump non usi le nostre canzoni”

05/05/2016 di Alessio Barbati

I Rolling Stones hanno diffidato Donald Trump dall’utilizzo dei loro brani durante i suoi comizi. La richiesta della band britannica arriva dopo la vittoria delle primarie in Indiana, quando Trump ha aperto il suo discorso ad Indianapolis con la canzone “Start me up”. “I Rolling Stones non hanno mai dato il permesso a Trump di usare le loro canzoni nella sua campagna elettorale” ha detto a Billboard il portavoce della band, aggiungendo di aver chiesto al candidato repubblicano di “smettere di usare” i loro brani. Ma Start Me Up non sarebbe l’unico pezzo utilizzato senza permesso. Il New Yorker ha riportato che altri convegni sono stati accompagnati da “’You can’t always get what you want”, “Sympathy for the devil” e “Brown sugar”.

SYMPATHY FOR THE DEVIL

In campagna elettorale nulla viene lasciato al caso. Nello specifico  la scelta di “Sympathy for the devil” è piuttosto singolare. Traccia iniziale dell’album Beggars Banquet del 1968, è uno dei brani più celebri della band. la tematica del brano, sebbene Mick Jagger abbia dichiarato di ispirarsi a Baudelaire, è chiaramente tratta dal romanzo di Mikhail Bulgakov Il maestro e Margherita , edito tra il 1966 e il 1967, dove il Diavolo viene descritto come un cordiale gentiluomo dell’alta società moscovita.

Prego lasciate che mi presenti

sono un uomo ricco e di gusto
sono stato in giro per molto tempo
rubai molte anime e sottrassi molta fede agli uomini

Quale presentazione migliore per Donald Trump?

Piacere di conoscervi
Spero che azzeccherete il mio nome
ma ciò che vi lascia perplessi
è la natura del mio gioco

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