M5S, divisioni sul tavolo di Casaleggio jr. Slitterà il voto sul candidato premier

28/04/2016 di Redazione

Pragmatici contro ortodossi. Realisti contro pasdaran. Dopo la scomparsa del co-fondatore Gianroberto Casaleggio, le frizioni dentro il Movimento 5 Stelle, riporta il Corriere della Sera, arrivano al tavolo del figlio Davide.

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C’è la partita delle elezioni Comunali 2016, il 5 giugno, che incombe. Ma l’orizzonte è più ampio e in Parlamento le truppe pentastellate guardano già al nodo dei nuovi equilibri interni.Tanto che a Milano gli incontri sono frequenti. Spiega il Corsera:

Alle 13,20, con anticipo rispetto al loro doppio appuntamento, si presentano alla sede di via Morone Paola Taverna e Nicola Morra, due senatori ortodossi della prima ora. Hanno un doppio vertice di un’ora ciascuno per discutere con Casaleggio jr. Ufficialmente il tema dell’incontro — spiegano i due senatori — «è sulla piattaforma Rousseau e sulle funzioni che abbiamo in gestione». Ma dal Movimento filtrano toni ben diversi. «Questa è una fase di transizione e, al di là degli equilibri che si delineeranno, ci sono aspetti da chiarire», dice sibilino un parlamentare. Tradotto: c’è una doppia partita tutta interna alle dinamiche del M5S, con i senatori che si sentono schiacciati e rivendicano un ruolo di maggior rilievo. A domanda esplicita Morra e Taverna dribblano la risposta. C’è anche chi prova a smorzare le polemiche e a circoscrivere le prese di posizione tra gli schieramenti. «Si tratta solo di questioni personali», chiosa un senatore. Ma Morra e Taverna incarnano i valori dell’ala ortodossa vicina a Roberto Fico, che cerca di frenare la corsa dei pragmatici verso la definizione di una leadership interna guidata con tutta probabilità da Luigi Di Maio.

 

E L’INCORONAZIONE DEL CANDIDATO PREMIER SLITTA…

Quel che sarebbe condiviso tra le due anime del M5S sarebbe la necessità di rinviare l’elezione online del candidato premier:

L’appuntamento inizialmente programmato per luglio potrebbe slittare in autunno in concomitanza con la nuova edizione di Italia 5 Stelle. L’incontro, comunque, serve anche a definire meglio le dinamiche di due cardini della nuova piattaforma software. La senatrice romana spiega che la sua delega sull’attivismo, oltre alla diffusione di materiali e notizie, «servirà per creare dei focus sulle campagne che il Movimento sta conducendo». Mentre il parlamentare calabrese, che si occuperà di e-learning, chiarisce la necessità per il M5S di formare i nuovi consiglieri comunali «per diffondere quel patrimonio di conoscenze che abbiamo imparato e non partire di nuovo da zero». Politicamente il summit assume un valore più che rilevante perché cade esattamente il giorni successivo all’incontro tra il figlio del fondatore e il direttorio (in cui dovrebbero essere stati affrontati nuovi tasselli organizzativi di questa fase convulsa) e, in secondo luogo, perché ribadisce l a centralità di Milano nell’universo pentastellato.

 

IL RUOLO DI DAVIDE CASALEGGIO

Casaleggio jr si ritrova così al centro delle dinamiche interne in casa pentastellata:

 

 

Secondo i rumors vorrebbe ritagliarsi un ruolo meramente manageriale, ma si trova comunque in questo momento a essere l’ago della bilancia Cinque Stelle. Sul fronte organizzativo, intanto, il Movimento ha lanciato una campagna serrata per la raccolta fondi, che con la nascita dell’Associazione Rousseau diventa fondamentale per la sua stessa esistenza: sono già stati raccolti 16 mila euro ma sono al vaglio anche eventi di massa che coinvolgeranno i parlamentari e, forse, anche Beppe Grillo.

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