Il funzionario Rai a Berlusconi: «Fammi fare carriera, ti ho aiutato nel caso Noemi»

28/04/2016 di Redazione

Da un’inchiesta della procura di Roma che ha portato all’interdizione di tre funzionari Rai spunterebbero ricatti a Silvio Berlusconi. «Fammi fare carriera… ti ho aiutato nel caso Noemi… potrei parlare con i pm», è quanto scritto in una lettera inviata cinque anni fa all’ex Cavaliere. Ne parla Sara Menafra sul Messaggero:

Gli investigatori della Guardia di finanza, in effetti, hanno trovato una lettera di Ciarnò a Berlusconi, in cui invita l’ex premier a «risolvere i suoi problemi in Rai e del lavoro», ricordandogli, annota il gip, «la sua “fedeltà” e la sua “amicizia”». Una missiva di almeno cinque anni fa, che però Ciarnò teneva ancora ben riposta a casa: «Ti chiedo aiuto non fosse altro che per come mi sono comportato anche nella vicenda Noemi», si legge. In una seconda lettera, stavolta a Gianni Letta, annuncia di essere pronto a cambiare atteggiamento: «A giorni dovrò tornare in tribunale per la vicenda Noemi Letizia e vorrei poterci tornare con addosso quella serenità alla quale danno un importante contributo anche i grandi gesti di amicizia». Ciarnò non risulta tra i testimoni del processo Ruby bis e non è chiaro se la procura di Napoli l’abbia mai ascoltato, né sono note indagini sull’amicizia tra l’allora premier e la ragazza. E’ vero però che nell’ambito delle indagini milanesi sul giro di escort a casa Berlusconi sono spuntati anche assegni alla madre di Noemi e proprio per questo ora Ielo sta valutando di inviare gli atti raccolti ai colleghi.

(Foto: ANSA / MASSIMO PERCOSSI)

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