Sciopero Atac: 26 conducenti metro si dichiarano malati

21/04/2016 di Redazione

Anche se lo sciopero del personale Atac è stato ridotto, durante il Natale di Roma, dalle 8.30 fino alle 12.30, i disagi continuano. Tutta colpa di 26 conducenti che contemporaneamente e all’improvviso si sono ammalati, mettendo a dura prova il servizio delle metro A e B.

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ATAC: CON SCIOPERO BOOM MALATTIE E PERMESSI

A informare sui disagi è Atac stessa, con un comunicato. Oggi, in coincidenza con la giornata di sciopero del trasporto pubblico locale, l’azienda ha rilevato «un notevole aumento dei casi di malattia denunciata a inizio servizio e di richieste di utilizzo di permessi», in particolare sulla linea B della metropolitana dove risultano scoperti il triplo dei turni rispetto alla media. L’azienda, riferisce una nota, «si è attivata immediatamente» per inviare visite fiscali a domicilio e verificare la legittimità di accesso ai permessi richiesti. Nel mentre si sono attivate tutte le risorse disponibili sul territorio, a cominciare dai dirigenti, a supporto delle attività di esercizio. L’assenteismo «rischia di prolungare i tempi di riapertura delle linee al momento chiuse per sciopero, oltre l’orario di ripresa del servizio per le ore 12.30, disposto dall’ordinanza prefettizia».

ATAC: IL TWEET DEL MINISTRO MADIA

«Se saranno confermate anomalie nelle presenze è un fatto grave. Dispiace per l’ennesimo disagio dei romani», ha twittato il ministro della Pubblica Amministrazione, Marianna Madia in merito alla vicenda. E sottolinea: «Con #riformaPA ci sarà una stretta sulle assenze di massa».

ATAC: USB REGISTRA STOP DEL 70 PER CENTO

Per lo sciopero del 21 aprile Usb ha registrato, con lo stop delle sigle USB, Faisa Confail, Or.Sa., Sul e UTL un disagio su oltre il 70 % nei mezzi di superficie. Durante le ore indicate sono rimaste chiuse le metro A B e C, con un solo treno viaggiante sulla Roma Lido e con la linea Roma-Viterbo fortemente rallentata. «I lavoratori – afferma una nota di Michele Frullo, dell’USB Lavoro Privato  – hanno dimostrato di voler respingere l’accordo del 17 luglio, che li penalizza fortemente sul piano economico e dei diritti, aumentando i carichi di lavoro e diminuendo la sicurezza, e ribadiscono così di voler esprimersi con il referendum. In Atac c’è un problema di democrazia questo stravolgimento della contrattazione di secondo livello non può essere deciso da azienda e Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, ignorando la volontà dei lavoratori. Vista la compattezza dello sciopero di oggi, continueremo nella mobilitazione in Atac, per difendere tutti i nostri diritti incluso il diritto di sciopero, sempre più sotto attacco anche da parte delle istituzioni».

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