Legittima difesa: arriva l’ok al Senato. Ora la legge passa alla Camera

24/10/2018 di Redazione

L’Aula del Senato ha appena approvato la nuova legge sulla legittima difesa. Il provvedimento passa ora all’esame della Camera. Il testo è passato con 195 favorevoli, 52 contrari e un astenuto.

Il provvedimento è passato grazie ai voti della maggioranza Lega-M5s a cui si sono aggiunti quelli dei senatori di Forza Italia e Fratelli d’Italia. Contrari gli esponenti del Pd e di LeU.
Secondo quanto previsto nel ddl la difesa è sempre ritenuta legittima, ma resta cardine il principio della proporzionalità.
Scatta anche senza la minaccia vera e propria di un’arma, e viene riconosciuta anche se si è in uno stato di semplice “grave turbamento”.

Il testo del ddl tanto sostenuto da Salvini allarga decisamente le maglie degli alcuni articoli del codice penale e, in particolare, l’articolo 52 e l’articolo 55. C’è proporzionalità tra offesa e difesa “se taluno legittimamente presente nell’abitazione altrui, o in un altro luogo di privata dimora, o nelle appartenenze di essi”, “usa un’arma legittimamente detenuta o altro mezzo idoneo al fine di difendere la propria o la altrui incolumità, i beni propri o altrui, quando non vi è desistenza e vi è pericolo d’aggressione“.

Aumentate le pene per i ladri, fino a un massimo di 4 anni di carcere per la violazione di domicilio (modifica questa apportata in commissione, dove è stato approvato un emendamento di Forza Italia) e fino a 7 anni per il furto, mentre “la sospensione condizionale della pena è comunque subordinata al pagamento integrale dell’importo dovuto per il risarcimento del danno alla persona offesa”, e le spese legali saranno a carico dello Stato: chi si è difeso, non pagherà per dimostrare la sua innocenza. Infine, è esclusa, per chi si è difeso legittimamente, la responsabilità civile.

(foto ANSA/MAURIZIO BRAMBATTI)

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