Amministrative a Milano, Stefano Parisi si distanzia da Matteo Salvini

19/04/2016 di Redazione

Stefano Parisi rappresenta un centrodestra alternativo a Matteo Renzi alle elezioni Comunali Milano 2016. La sfida dell’ex direttore generale del Comune non sembra però limitarsi all’ovvio confronto con il Partito Democratico. Stefano Parisi appare una chiara alternativa alle elezioni Comunali 2016 al centrodestra di Matteo Salvini, da cui ha già preso le distanze in numerose occasioni.

STEFANO PARISI NON HA VOTATO AL REFERENDUM SULLE TRIVELLE

Il referendum sulla durata delle concessioni per le trivellazioni del 17 aprile è stato appoggiato da una parte del centrodestra. I due presidenti di regione che si erano uniti al fronte, prevalentemente composto da amministrazione del PD, contro lo Sblocca Italia, Luca Zaia e Giovanni Toti, si sono schierati apertamente per il sì. Così ha fatto Matteo Salvini, che però ha limitato il suo appoggio al referendum a un post e un video su Facebook. Stefano Parisi, invece, non si è recato al seggio, astenendosi sul quesito referendario come fatto da Silvio Berlusconi e come rivendicato da Matteo Renzi.

L’AUTONOMIA DI STEFANO PARISI DA MATTEO SALVINI

Stefano Parisi, come Silvio Berlusconi, non ha eccessivamente pubblicizzato la scelta di astenersi alla consultazione. Il segnale mandato è però chiaro: a Milano il candidato sindaco indicato dal leader di Forza Italia lavora per costruire un centrodestra diverso da quello proposto da Matteo Salvini. Stefano Parisi si era distanziato dai toni populisti anti moschea del segretario della Lega Nord, e aveva definito un errore i suoi attacchi al presidente della Repubblica Sergio Mattarella. L’astensione al referendum è la terza scelta politica diversa tra i due. Matteo Salvini per ora minimizza, visto che per lanciare la sua leadership sul centrodestra nazionale una vittoria a Milano è essenziale. Con la convinzione di poter battere Berlusconi a Roma, che sta naufragando insieme alla candidatura di Guido Bertolaso, il leader della Lega ha bisogno di un successo di rilievo per accreditarsi come futura guida dello schieramento conservatore.

LA RIMONTA DI STEFANO PARISI SU SALA

Per vincere a Milano Matteo Salvini ha rinunciato alla sua contrapposizione con Angelino Alfano, e al veto messo alla collaborazione con un partito come NCD che a livello nazionale appoggia il governo Renzi. Nella sfida probabilmente più importante delle amministrative 2016 il centrodestra è tornato unito, dall’area più moderata fino a quella più conservatrice. Grazie a questa unità Stefano Parisi sembra aver buone chance di vittoria al ballottaggio. I sondaggi rilevano una competizione equilibrata tra il candidato del centrodestra e Beppe Sala, che fino a poche settimane fa era considerato come un vincitore scontato. Stefano Parisi ha però impostato una campagna diversa rispetto alla frontale contrapposizione col PD, puntando sul recupero di elettori moderati che a Milano e hanno fatto la fortuna di Forza Italia.

Share this article