«Le minacce alle ragazze del calcio a 5 di Locri, una montatura e una comoda via di fuga»

12/04/2016 di Redazione

Un sogno infranto contro una realtà inamovibile. L’entusiasmo innocente di un gruppo di ragazze contro l’abiezione di qualche anonimo che minacciava nell’ombra. Gli ingredienti per un racconto alla “suburra” c’erano tutti, peccato che secondo la Procura, fossero “fatti in casa”. Sono le notizie che arrivano da Locri, dove il capo della procura della Repubblica Luigi D’Alessio, ha dichiarato nel corso di un’intervista al Tgr Calabria, che il caso dello Sporting Locri è stato soltanto una “montatura”.

IL CASO SPORTING LOCRI

La notizia è stata riportata dai quotidiani calabresi. Le minacce indirizzate nel dicembre scorso all’ex presidente dell’Asd Sporting Locri, squadra di calcio a 5 femminile militante in serie A, Ferdinando Armeni, non sarebbero quindi riconducibili alla criminalità. All’epoca le presunte intimidazioni avevano spinto l’ex patron a cedere la società a Vittorio Zadotti. La procura ha archiviato le indagini perchè manifestamente infondate. Secondo D’Alessio: “Il caso sarebbe stato montato proprio da chi ha ricevuto quelle minacce. Non è possibile – ha aggiunto – che potessero essere effettuate in quel modo e con quelle modalità”. Ragione per cui la condotta di chi ha realizzato quei finti pizzini non sarebbe penalmente rilevante.

IL PRESIDENTE NON CI STA

L’ex presidente Ferdinando Armeni non ci sta ad essere additato come il regista di una “montatura”, per lui le minacce ricevuto dalla sua ex squadra, lo Sporting Locri, sono reali e concrete per questo ha intenzione di opporsi ad un’eventuale archiviazione. La richiesta, avanzata dai magistrati di Locri al gip, era appunto stata anticipata dal procuratore capo Luigi D’Alessio ai microfoni del Tgr Calabria, sottolineando “il rilievo mediatico credo sia stato dato da chi ha denunciato questa cosa prospettandola in un determinato modo, assurgendo a vittima di queste minacce, ma in questo modo ha trovato una comoda via di fuga”. parole che non sono piaciute per nulla ad Armeni, che si è detto “sorpreso dalle dichiarazioni del procuratore D’Alessio perché, pur utilizzando il condizionale, arriva a parlare di montatura e mi dispiace aver dovuto apprendere la notizia dalla stampa”. L’ex presidente dello Sporting, contro cui – già nell’immediatezza dei fatti – si erano espresse duramente le sue ex giocatrici, di definisce estraneo ai fatti e – sostiene – sono fortemente convinto della denuncia che ho fatto e andrò fino in fondo, perchè la verita’ si deve sapere”

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