L’ira di Gianroberto Casaleggio contro l’articolo su La Stampa: «Sciacallo io non mollo»

07/04/2016 di Redazione

Update: Gianroberto Casaleggio è morto il 12 aprile 2016

Oggi Jacopo Iacoboni su la Stampa parlava della ipotesi di successione del figlio Davide al posto di Gianroberto Casaleggio.

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COSA HA DETTO GIANROBERTO CASALEGGIO

Casaleggio smentisce tutto sul blog di Grillo:

Lo sciacallo Iacoboni usa il pretesto delle mie condizioni di salute, note da tempo, per inventare retroscena inesistenti e fuori dalla reltà sulla gestione del MoVimento 5 Stelle e schizzare veleno sui portavoce. Non ci sono capi e l’unico leader riconosciuto sono i cittadini che fanno parte della comunità del M5S. Comprendo tuttavia che chi è abituato a prendere ordini possa non capire questo semplice concetto.
Siamo una comunità che si autodetermina in Rete e gli strumenti a nostra disposizione evolvono ogni giorno.
Io non mollo e continuerò a battermi insieme a milioni di italiani onesti fino al successo del MoVimento che ho contribuito a fondare. Chi sperava il contrario può mettersi l’anima in pace.

“Non si può battere la persona che non molla mai.” Babe Ruth

COSA HA DETTO JACOBO JACOBONI

ll retroscena sul Movimento 5 stelle (e sopratutto sulla gestione del blog di Beppe Grillo) è raccontato stamane da Jacopo Iacoboni su La Stampa:

Qualche giorno fa un parlamentare molto importante del Movimento cinque stelle è salito a Milano alla Casaleggio associati per una riunione con Gianroberto Casaleggio. In un’ora e mezzo il cofondatore del movimento ha subito (almeno) cinque o sei pesanti cali dell’attenzione, faticando a mantenere la concentrazione per un arco di tempo consecutivo neanche troppo lungo. Il parlamentare è tornato a Roma e ha riferito: «Gianroberto ormai ha mollato, non ce la fa più a star dietro al Movimento. Decide ormai quasi tutto il figlio». Non si può dire che la notizia sia stata accolta col dispiacere umano che ci si aspetterebbe, specialmente nel direttorio dei cinque stelle; personaggi creati proprio da Casaleggio, ma pronti a scalarlo con la brutalità della più classica politica. C’è un direttore del direttorio; e non è Gianroberto (tanto meno Beppe Grillo, che fa promozione al suo tour da comico e mostra di avere ormai le tasche piene del suo antico giocattolo), ma il figlio.

(in copertina foto ANSA / MATTEO BAZZI)

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