“Abbiamo trovato la tomba di Gesù”

29/02/2012 di Dario Ferri

L’annuncio di una scoperta “entusiasmante” viene sbufalato dalla stessa comunità scientifica

La storia non è nuova, ma l’annuncio roboante sì. E anche le polemiche che ne sono susseguite. Utilizzando una fotocamera telecomandata da un braccio robotico, alcuni ricercatori hanno scoperto quello che potrebbe essere la prima prova di una iconografia cristiana di Gerusalemme, incisa su una serie di “urne” – o più propriamente scatole – all’interno di una tomba che sembra risalire al primo secolo dopo Cristo.

LA FOTO – La foto che il team di ricercatori ha reso pubblica è questa:

Questo è uno dei disegni incisi su un reperto ritrovato nella tomba: secondo i ricercatori il disegno rappresenterebbe la storia biblica di Giona che visse nella balena, ma l’iconografia cristiana ha sempre utilizzato il simbolo del pesce per riferirsi a Gesù (in greco antico “pesce” significa “ictùs”, che a sua volta è l’acronimo di “Iesùs Cristòs Teoù Uiòs Sotér”, ovvero Gesù Cristo figlio di Dio salvatore). In un libro appena pubblicato e in un documentario di Discovery Channel che andrà in onda questa primavera i ricercatori si dicono convinti che quella ritrovata sia la tomba di Cristo, come scrive la Msnbc.

LE CONTRADDIZIONI – James Tabor, professore dell’Università della Nord Carolina, e la documentarista Simcha Jacobovici hanno trovato entrambe le tombe   – la cosiddetta tomba di famiglia di Gesù e quella con le iscrizioni  – in un quartiere di Gerusalemme noto come Talpiot anni fa. E hanno ricordato che nei Vangeli c’è menzione di queste tombe, rimarcando le somiglianze della descrizione dei testi con quanto trovata. E hanno utilizzato una statistica di frequenza dei nomi come prova che la famiglia sepolta fosse proprio quella di Gesù. Non solo: hanno anche parlato di un contenitore con i resti di Cristo da loro identificato e di un’altra “bara” dove sarebbe sepolto il figlio di Gesù, di nome Giuda. Ovviamente la polemica è subito montata, visto che i cristiani credono nella resurrezione del corpo di Cristo. I due autori si sono a quel punto difesi dicendo che, a loro parere, i primi cristiani intendessero una resurrezione “spirituale” e non fisica per Gesù.

(un'altra delle foto della tomba)

LA TOMBA – La tomba era stata esaminata già da un team di ricercatori nel lontano 1981, prima che le proteste degli ebrei ortodossi li cacciassero dal luogo di studio. Dopo altre vicissitudini con le autorità israeliane, finalmente nel giugno 2010 è cominciata la ricerca, effettuata, come detto, con un braccio meccanico. Ma un articolo a firma di Alan Boyle, sempre su Msnbc, parla esplicitamente di “gaffe da archeologi”. “Nella mia valutazione, c’è lo zero per cento di probabilità che la loro teoriasia corretta”, ha detto Andrew Vaughn, direttore esecutivo delle scuole americane di ricerca orientale. Anche Christopher Rollston, esperto di epigrafia semitica presso Emmanuel Christian Seminary in Tennessee, dice che “si tratta di un bell’esperimento ma l’ipotesi della tomba di Gesù mi pare fantasiosa”. Il biblista Eric Meyers dice che i due ricercatori hanno fatto un uso improprio della Bibbia e dell’archeologia, e c’è anche chi ha addirittura accusato la coppia di aver messo l’archeologia al servizio di interessi “non scientifici, religiosi o finanziari che siano”.

L’OBIEZIONELa principale obiezione alle rivendicazioni è quella già fatta dal 2007: solo perché i contenitori  sono contrassegnati con il nome di “Gesù” e quello dei suoi fratelli e sorelle, come menzionato nella Bibbia, non significa necessariamente che queste sono le attuali figure bibliche. Ma c’è chi contesta anche lo studio delle figure: Rollston ha detto che il cosiddetto pesce è più probabilmente un tipo di disegno ornamentale in genere visto su scatole ossee ebraiche, noto come “torre nephesh”. Dove Tabor e Jacobovici hanno visto le “pinne” del pesce, Rollston ha visto la grondaia del tetto della torre.

E secondo alcuni rappresentanti della comunità scientifica non si tratterebbe nemmeno di una tomba paleocristiana. Insomma, sconfitta su tutta la linea. La caccia alla tomba del Cristo è ancora aperta. E somiglia sempre più a quella del Santo Graal.

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