Mariastella Gelmini protesta contro le multe ingiuste davanti a tre auto in divieto di sosta (e fa ridere tutti)

Inizia la campagna elettorale a Milano e subito arriva la prima “gaffe”. A vincere il “premio” è Mariastella Gelmini, esponente di Forza Italia e capolista del movimento di Silvio Berlusconi a Palazzo Marino. L’ex Ministro dell’Istruzione ha protestato per il proliferare delle multe stradali con un video sul suo profilo Facebook. Nel farlo però ha commesso una gaffe imperdonabile.

MARIASTELLA GELMINI E IL MESSAGGIO ANTI-MULTE DAVANTI ALLE AUTO IN DIVIETO DI SOSTA

Si, Mariastella Gelmini si è fatta ritrarre davanti a delle auto in sosta vietata. Il cartello preso di spalle è chiaro sia nella forma sia nel dettaglio: s’intuisce il divieto di sosta con l’aggiunta dei due pannelli orizzontali “0-24” con aggiunta sotto del disegno di un carro attrezzi. Una mancanza di attenzione al dettaglio subito sfruttata a livello politico dall’attuale Assessore alla Mobilità del Comune di Milano Pierfrancesco Maran che, sempre su Facebook, non ha mancato d’ironizzare su Mariastella Gelmini, evocando la gaffe del “tunnel del Gran Sasso”:

Questa candidata davanti a tre auto in sosta irregolare dice basta multe. É la stessa del tunnel dei neutrini dalla Svizzera al Gran Sasso

MARIASTELLA GELMINI E LA STORIA DI UNA MULTA ELEVATA A MILANO OGNI 9 SECONDI PER 137,3 MILIONI DI EURO D’INCASSO NEL 2014

Non sono mancati i commenti a favore della posizione di Pierfrancesco Maran ma sono fioccate anche le critiche da parte di persone che nelle parole di Mariastella Gelmini, gaffe a parte, hanno ritrovato un fondo di verità. Secondo dati riportati dal Corriere della Sera a Milano nel 2014 è stata staccata una multa in media ogni 9 secondi. 9 secondi, per 137,3 milioni d’incasso al netto delle spese di spedizione dei verbali. Una cifra enorme destinata come prevede la legge al 50 per cento per attività di tutela della sicurezza stradale. Il problema quindi c’è ed è pressante.

MILANO, MULTE E PROBLEMI: GLI ANNULLAMENTI DELLE INFRAZIONI REGISTRATE SUL CAVALCAVIA DEL GHISALLO

Non solo. Il tema Multe è destinato ad entrare prepotentemente nella campagna elettorale dopo che il 22 settembre 2015 il giudice di Pace ha dichiarato illegittime le multe elevate sul cavalcavia del Ghisallo, una strada che collega la zona San Siro con le autostrade per Torino, Venezia, Como, Lecco e l’aeroporto di Malpensa. Il Comune aveva stabilito come si trattasse di una strada urbana di scorrimento, una valutazione secondo il giudice «in contraddizione con la posizione del percorso, posto alla fine di un tratto autostradale, con caratteristiche del tutto simili a quelle di un’autostrada». Un dettaglio che ha messo in pericolo la validità delle sanzioni elevate sul tratto, anche 2.000 al giorno. Inoltre il cavalcavia del Ghisallo non dovrebbe neanche ospitare un guard-rail, senza dimenticare la segnaletica inadeguata.

MILANO, MULTE E PROBLEMI NELLE NOTIFICHE: TEMPI, SOGGETTI, DATI

Automoto aggiunge inoltre che la scelta di installare autovelox con limiti di velocità a 50 chilometri orari su strade di scorrimento a doppia corsia con barriera centrale ha portato all’elevazione di 700.000 sanzioni in 10 mesi. Il Comune a quel punto aggirando la legge che impone un tempo di notifica di 90 giorni ha deciso di far decorrere la scadenza non dallo scatto ma dal momento in cui il vigile prende in mano la foto. Sconfessato dalla giustizia, ha deciso di affidarsi a cooperative esterne. Solo che queste hanno inviato multe sbagliate, senza foto, con dati errati, nella speranza d’incassare il più possibile.

MILANO, MULTE E PROBLEMI: IL NODO DELLA VALUTA NEL CALCOLO DELLE MULTE ENTRO IL LIMITE DEI 5 GIORNI E LA QUESTIONE LINATE

Poi sempre Milano ha deciso d’interpretare a modo suo il limite dei 5 giorni per il pagamento scontato del 30 per cento o quello dei 60 per il pagamento via bonifico e home banking: il dato non va preso in considerazione al momento del pagamento ma quando arrivano i soldi al Comune. La Legge di Stabilità per questo ha previsto un margine di 2 giorni aggiuntivi a protezione dalla valuta. Infine il Comune di Milano ha multato gli automobilisti che entrano nella corsia preferenziale dell’aeroporto di Linate. 80 euro beccati dalle telecamera e ciao. Solo che Linate è in territorio di Segrate. Il Comune di Milano dice che nel 2012 ha firmato un protocollo che permette alla polizia locale di agire anche fuori dai confini ma, conclude Automoto, quel protocollo ha validità annuale. Quindi sono tre anni che il Comune di Milano non può elevare multe a Linate visto che non è previsto il tacito rinnovo.

MARIASTELLA GELMINI, UN CONSIGLIO: ATTENTA A DOVE GIRI I VIDEO

In sostanza suggeriamo a Mariastella Gelmini di guardare bene i cartelli stradali la prossima volta prima d’incappare in gaffes pericolose. Allo stesso tempo ha tantissime occasioni per cavalcare la battaglia delle multe a Milano. Ed a quel punto gli interessati dovranno dare risposte.

Share this article