Il boom delle pensioni di invalidità: da 8,5 a 15,4 mld in 12 anni, in Calabria il doppio degli invalidi dell’Emilia Romagna

31/03/2016 di Redazione

Gli ultimi dati dell’Inps sulle prestazioni erogate agli invalidi civili (pensioni di invalidità e indennità di accompagnamento) confermano ancora una volta un netto squilibrio tra il Nord e il Sud del Paese e rivelano come la crescita della spesa, nonostante i numerosi controlli, non si sia fermata. Ne parla oggi Il Corriere della Sera in un articolo di Sergio Rizzo che elenca le statistiche più significative.

PENSIONI DI INVALIDITÀ, 445MILA DI TROPPO

Gli assegni pagati in Calabria sono, in proporzione alla popolazione, almeno il doppio di quelli versati in Emilia Romagna:

L’Inps ci ha detto ieri che in Italia si pagano 2 milioni 980.799 «prestazioni» agli invalidi civili. Dove per «prestazioni» si intendono pensioni e indennità di accompagnamento oltre agli assegni per ciechi e sordomuti. Ebbene, un milione 335.093 di questi trattamenti di invalidità, pari al 44,8 per cento del totale, riguardano il Sud, dove risiede il 34,4 per cento della popolazione. Nelle Regioni meridionali il rapporto è dunque di un assegno ogni 15,6 abitanti, contro uno ogni 23,5 nel resto del Paese. Mentre se le pensioni di invalidità fossero in proporzione identica rispetto al Centro Nord, il loro numero non dovrebbe superare 890 mila. Quindi ce ne sarebbero 445 mila di troppo: un terzo.

Ovviamente non si tratta solo di abusi. Ma le differenze da regione a regione sono piuttosto nette:

In Veneto, Lombardia ed Emilia-Romagna ci sono 45 pensioni definite «assistenziali» per ogni mille abitanti. In Campania, invece, sono 84. In Puglia 85, in Sicilia 91, in Sardegna 92 e in Calabria addirittura 97.

PENSIONI DI INVALIDITÀ, +81,1% DAL 2004 AD OGGI

Dunque, dai numeri dell’Inps emerge che molto probabilmente gli assegni di invalidità non hanno mai smesso di rappresentare una forma di sussidio. Mentre la spesa è salita in 12 anni dell’81,1%. Scrive ancora Rizzo sul Corriere:

Il rapporto annuale 2014 dell’istituto di previdenza ora guidato da Tito Boeri informa che fra il 2004 e il 2016 l’esborso per quei trattamenti è letteralmente esploso, passando da 8,5 a 15,4 miliardi, con un aumento dell’81,1 per cento. Mentre il loro numero è cresciuto di almeno il 50 per cento, da un milione 980 mila ai quasi tre milioni che abbiamo citato. Questo grazie soprattutto alla progressione delle indennità di accompagnamento, le quali contrariamente alle pensioni non vengono erogate in rapporto al reddito.

Tra i casi più eclatanti il Corriere ricorda che in Sicilia, regione in cui vive un italiano su 12 ci sono un settimo di tutti i non vedenti. Complessivamente tra gennaio 2015 e gennaio 2016 il numero delle pensioni di invalidità sarebbe salito di 94.997 unità.

(Foto di copertina: ANSA / ETTORE FERRARI)

Share this article