Giuseppe Cruciani e il veganfight con Andrea Scanzi che mette a repentaglio la vita dell’internet

30/03/2016 di Maghdi Abo Abia

Scontro tra titani, quello tra Giuseppe Cruciani e Andrea Scanzi. Tutta colpa di quell’aggressione ai danni del conduttore de “La Zanzara”, difesosi dalla rabbia di un gruppo di animalisti con un salame per proteggersi dal pericolo delle mazzate. Succede che Andrea Scanzi sul Fatto Quotidiano commenta a modo suo la questione e Cruciani si arrabbia, scatenando la pronta risposta del collega.

GIUSEPPE CRUCIANI CONTRO ANDREA SCANZI: “MA VAI A PESCARE”

Partiamo dal commento in diretta ai microfoni de “La Zanzara” da parte di Giuseppe Cruciani che proprio non le manda a dire al suo collega, colpevole di essere entrato in un argomento che non gli appartiene giusto per parlare di qualcosa. L’intenzione è quella di non citarlo ma si vede che la cosa ha colpito, e non poco, il buon Cruciani:

“non voglio rivolgermi a nessuno perché non me ne frega niente, però uno che scrive “E Cruciani si stupisce pure”, Andrea Scanzi, il quale professa la non violenza e poi parla di questi come dei ragazzini senza sapere un ca**o. Non sai un ca**o e parli? Ma lasciamo perdere, non me ne frega niente nemmeno di citarlo, capito? A parte le sue considerazioni sulla radio di cui non mi fotte nulla, cioè non è lui che decide se sono stanco o non sono stanco ma sono gli ascolti quindi mettiti l’anima in pace…ma lasciamo perdere dai sennò mi escono brutte parole…e Cruciani si stupisce pure…ma vai a pescare, vai. La violenza va bene quando riguarda gli amici, quando riguarda gli altri no…poveraccio”

GIUSEPPE CRUCIANI CONTRO ANDREA SCANZI, “L’ERCULEO CRUCIANI CONTRO I VIOLENTISSIMI RAGAZZINI”

Come dicevamo, queste parole arrivano in risposta a un intervento pubblicato sul Fatto Quotidiano il 29 marzo 2016, intervento che aveva molto di irriverente e che puntava a sottolineare come l’ “erculeo Cruciani” si sia difeso da “violentissimi ragazzini”:

Gli italiani non riescono a darsi pace per l’ “aggressione” subita da Giuseppe Cruciani per mano di violentissimi ragazzini (e più che altro ragazzine), che l’indomito dj refrattario agli shampoo ha affrontato con consueto coraggio impavido. Il mondo è ahinoi ingiusto e non tutti lo difendono: i tweet di solidarietà (per esempio Elenoire Casalegno) sono rari e c’è chi osa addirittura sfotterlo (per esempio Alessandro Robecchi). Povero Giuseppe: ce l’hanno tutti con lui, tranne forse Buonanno. Dopo aver spalato sterco per mesi e mesi su animalisti e vegani, l’erculeo Cruciani si stupisce ora che qualcuno nel frattempo si sia incazzato. All’acme dell’ “aggressione“, protetto da decine di persone e porte serrate, l’ineffabile Giuseppino ha brandito un salame con la marzialità con cui Re Artù brandiva Excalibur. Forse però non stava provocando i vegani, ma semplicemente esibendo loro le generalità. Ancor più leggendario quando, terrorizzato all’idea che una ragazzina bionda stesse per carcarlo di legnate, ha detto in favor di telecamera: “Non voglio fare a botte perché me li mangio uno per uno”. Come no: sembrava proprio Muhammad Ali prima di mandare al tappeto Sonny Liston. Il ribelle Cruciani pare ora protetto dalla Digos (solidarietà: a lui, ma pure alla Digos), gioca al martire, telefona piccato a chi osa pubblicare articoli che non lo paragonano a San Sebastiano e magari sta di nuovo chiedendo a qualche suo giannizzero di difenderlo (in prima persona non si espone quasi mai, se rischia di perdere). Il solito film crucianesco: provocare a caso per poi frignare da vittima

GIUSEPPE CRUCIANI, ANDREA SCANZI E LA CAPRETTA “ZANZARINA”

Insomma, una considerazione che sa di attacco diretto nei confronti di Giuseppe Cruciani con Andrea Scanzi che sottolinea la presenza in studio, nei giorni scorsi, di una capretta il cui destino è segnato come quello di un gatto di Schrodinger:

Giorni fa Giuseppino è arrivato a ospitare una capretta; le ha dato un nome, “Zanzarina”, ci ha fatto qualche foto insieme e si è vantato di ricordare che a settembre quella capretta morirà con un colpo di pistola alla nuca. Già solo questo dà la misura della sua sensibilità e moralità. Del resto, e lo scrivo da vegetariano che non cerca proseliti ma che neanche ama essere preso per il culo, ogni afflato animalista è ridotto in Italia a protesta caricaturale. E prima o poi ti trovi lungo la strada un Vissani o un Langone (chi?) a sparar sciocchezze triviali. Nel frattempo Cruciani non molla: eroico e indomito, egli vive e lotta in mezzo a noi, riceve la solidarietà di Mario Adinolfi (che di costolette come noto s’intende) e continua la sua crociata contro gli agnelli. Cioè contro se stesso. Sveglia, Giuseppino: saresti anche bravo (in radio), ma ti vedo proprio stanco e vittima di te stesso. Non sei per nulla al top (cit). Pari un Capezzone fuorimoda. Metti un po’ sonno. E ormai fai più tristezza che rabbia.

GIUSEPPE CRUCIANI, ANDREA SCANZI E LA “MERAVIGLIOSA REAZIONE DI GIUSEPPINO DJ”

E poi succede che Andrea Scanzi risponde all’attacco violento di Giuseppe Cruciani con un altro commento in cui quasi sembra compiacersi di aver fatto partire la brocca del suo interlocutore sottolineando il concetto di “parabola discendente” che tanto ha fatto inviperire Cruciani:

Ho sempre avuto un dono particolare nel far perdere la brocca agli altri. Ben oltre le mie reali intenzioni. Ieri però mi sono (involontariamente) superato: questa testimonianza audio è semplicemente me-ra-vi-glio-sa. Giuseppino Dj l’ha presa proprio bene. In 178 anni de La Zanzara (o anche di più, a giudicare da quanto il format sia logoro), nessuno lo aveva mai sentito così alterato e punto nel vivo. Più si sforzava di non citarmi e più mi insultava: siamo al top (cit). E pensare che il mio articolo era affettuoso e riportava solo un decimo di quello che avrei potuto (potrei) scrivere su di lui. Bah: che tipo buffamente prevedibile e suscettibile. Lieto di averlo condotto a un autogol così fantozziano. E ancor più lieto delle sue parole così pacate e amorevoli: sono onorato, finora non aveva trattato così male neanche i suoi capelli e i suoi denti. Grazie, Giuseppino Dj: ti voglio bene, ora più che mai. E ti sono vicino, in questa tua perdurante china discendente. Vamos.

 

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