Ignazio Marino presenta il libro e attacca: «Con i consigli del Pd forse sarei in cella»

È un Ignazio Marino a tutto campo quello che stamattina ha presentato alla stampa il suo libro ‘Un marziano a Roma‘ (che domani sarà presentato anche al pubblico presso la libreria Feltrinelli in via Appia). L’ex sindaco della Capitale in conferenza stampa presso l’associazione della stampa estera ha attaccato soprattutto il governo Renzi («Si siede a tavola con le lobby») e il partito del premier («Se avessi seguito tutti i consigli del Pd forse sarei finito in cella di isolamento»). Ma non sono mancate nemmeno frecciate dirette proprio al presidente del Consiglio Matteo Renzi: «Probabilmente non ama Roma». Sulla sua esperienza al Campidoglio, invece, Marino ha detto di considerare la sua rimozione «una lesione della democrazia», e ha attaccato il presidente Dem Matteo Orfini per i consigli sul rimpasto di giunta: «Non mi aspettavo che alcuni degli assessori nominati fossero arrivati lì con il compito di guastatori». Infine, l’ipotesi di una candidatura a sindaco. Marino ha negato una risposta: «A questa domanda non rispondo, sono qui per parlare del libro», ha affermato.

IGNAZIO MARINO: «NON HO SPIEGATO FINO IN FONDO I CAMBIAMENTI FATTI» – ore 12.22

Nelle parole di Ignazio Marino non manca qualche ammissione di proprie responsabilità sul governo di Roma degli ultimi anni. Ma sull’incapacità di comunicare dei cambiamenti. «Mi assumo delle responsabilità nel non aver saputo spiegare fino in fondo i cambiamenti fatti», ha detto l’ex sindaco alla presentazione del suo libro ‘Un marziano a Roma’ nella sede dell’Associazione Stampa Estera.

IGNAZIO MARINO: «NON SAPEVO CHE ALCUNI ASSESSORI FOSSERO GUASTATORI» – ore 12.19

Sono sicuramente il governo, Matteo Renzi e il Pd nazionale i principali bersagli di Ignazio Marino alla conferenza stampa di presentazione del suo libro ‘Un marziano a Roma’. Parlando ai giornalisti l’ex sindaco ha affermato: «Probabilmente il nostro capo del Governo non ama Roma». Poi, sulla fine della sua esperienza al Campidoglio, ha dichiarato: per l’ultimo rimpasto di giunta «mi sono fidato dei consigli di Matteo Orfini che sosteneva di averne discusso con il capo del governo. Io ho condiviso questa scelta e me ne assumo la responsabilità, non mi aspettavo che alcuni degli assessori nominati fossero arrivati lì con il compito di guastatori».

IGNAZIO MARINO: «RAGGI E GIACHETTI? NON CONOSCO I PROGRAMMI» – ore 12.00

Ignazio Marino, invitato ad esprimersi sui candidati a sindaco già in campo da alcune settimane, ha preferito non esprimersi: «Purtroppo sono un professionista, quindi non posso valutare situazione senza conoscere cartella clinica. Se non conosco programma di Giachetti o della Raggi, è chiaro che è difficile esprimersi. Mi ha colpito l’attacco alla Raggi per l’Acea, non lo condivido ma condivido che sia stato un errore dire ‘voglio cambiare il Cda’. Penso questo sia sbagliato, perché quello che è importante non sono i posti e le poltrone ma l’idea».

IGNAZIO MARINO: «SEGUENDO I CONSIGLI DEL PD FORSE SAREI FINITO IN CELLA» – ore 11.54

Parlando del Pd Ignazio Marino in conferenza stampa per la presentazione del suo libro ‘Un marziano a Roma’ non ha fatto mancare le frecciate al vetriolo. «Se avessi seguito tutti i consigli del Pd forse sarei finito in cella d’isolamento…», ha dichiarato ai giornalisti l’ex sindaco della Capitale.

IGNAZIO MARINO: «LE PAROLE DEL PAPA UN PRETESTO PER LIBERARSI DI ME» – ore 11.52

Ignazio Marino alla presentazione alla stampa del suo libro ‘Un marziano a Roma’ è tornato anche sulla polemica con il Papa, sulle parole del Pontefice che molti considerano una esplicita bocciatura del primo cittadino. «Non mi ritengo licenziato dal Papa», ha affermato l’ex sindaco della Capitale ai giornalisti presso l’Associazione della Stampa Estera. «Anzi – ha continuato – abbiamo avuto una lunga e piacevole conversazione in cui ho ripercorso in termini anche severi la mia visione dei fatti, e certamente non va attribuito a lui quello che va attribuito a Renzi e al Pd. Ma alcuni hanno voluto interpretare le sue parole come uno sciogliere i cani contro Marino per potersi liberare di questa figura scomoda».

IGNAZIO MARINO: «CITTÀ COMPROMESSA CON LE LOBBY È IDEA DELLA DESTRA» – ore 11.45

Secondo Ignazio Marino la visione di una città compromessa con le lobby, a partire da quella dei costruttori, «è un’idea della città che aveva la destra. Forse Renzi vuole tornare a quei tavoli, a quei costruttori, a quella visione». «Io – ha detto l’ex sindaco di Roma alla presentazione alla stampa del suo libro – avevo grandi aspettative su Renzi quando pronunciava parole in cui mi riconoscevo come la liberalizzazione rispetto a tante aziende che al comune non servono, o la scelta delle persone in base ai curricula e i risultati. O un’informazione radiotelevisiva che somigliasse alla Bbc. Siamo finiti invece in una situazione in cui il premier sceglie il direttore generale della Rai e i direttori delle reti. Se l’avesse fatto Berlusconi molti giornali si sarebbero ribellati».

IGNAZIO MARINO: «IL GOVERNO RENZI SI SIEDE A TAVOLA CON LE LOBBY» – ore 11.39

Un secondo attacco di Ignazio Marino al governo e al Pd nazionale (dopo quello sulla sua rimozione) riguarda il rapporto con le lobby. «Roma era in una situazione drammatica. Bisognava sganciarla dalle lobby, mentre il governo di Renzi preferisce sedersi a tavola con le lobby. È stato deciso a palazzo Chigi dove fare il villaggio olimpico ad esempio, nessuno è stato consultato», ha dichiarato l’ex sindaco della Capitale durante la presentazione del suo libro ‘Un marziano a Roma’ presso l’Associazione della Stampa Estera. «Ringrazio la mia giunta e tutti quelli che hanno lavorato con lealtà al comune», ha aggiunto Marino. «Trovare una situazione di debito così grave, una raccolta dei rifiuti con un monopolio affidato a un privato, e cambiare tutto questo è stato importante. Abbiamo risanato il debito, se fosse successo in un’azienda privata il cda avrebbe avuto parecchi milioni di premio».

IGNAZIO MARINO: «UNA MIA NUOVA CANDIDATURA? SONO QUI PER IL LIBRO» – ore 11.35

Dopo averne parlato nel corso dell’intervista a Radio Capital, Ignazio Marino alla presentazione del suo libro ‘Un marziano a Roma’ non accetta di rilasciare dichiarazioni sull’ipotesi di una nuova candidatura a sindaco della capitale. «A questa domanda non rispondo, sono qui per parlare del libro», ha affermato ai giornalisti. In ogni caso – ha poi sottolineato – «in questi giorni diversi candidati hanno detto che non hanno un programma e neanche hanno iniziato a scriverlo. Una cosa impensabile in altri Paesi. Il libro può essere uno spunto di rilessione. Credo che per candidarsi a guidare una città così importate bisognerebbe mettersi a scrivere un programma».

IGNAZIO MARINO: «LA MIA RIMOZIONE È STATA UNA LESIONE DELLA DEMOCRAZIA» – ore 11.25

Ignazio Marino alla presentazione di ‘Un marziano a Roma’ non ha fatto mancare le frecciate al governo e ai vertici del Pd. «Quello che è successo l’anno scorso – ha detto l’ex sindaco ricordando la vicenda che ha portato alle sue dimissioni – è che un Governo che non è passato attraverso un vaglio elettorale ha indicato un commissario straordinario al posto di un sindaco eletto da centinaia di migliaia di persone. Fu una lesione della democrazia, considerata con molta attenzione e preoccupazione dalle cancellerie di tutti i paesi stranieri».

IGNAZIO MARINO: «È UN LIBRO DI ANALISI E DI PROSPETTIVA» – ore 11.17

Ignazio Marino alla presentazione ha spiegato: «Prendo appunti da moltissimi anni e cerco di fissare su carta dati e concetti per analizzarli e studiarli. Ho sempre pensato da docente universitario che se vuoi diventare un esperto di una materia di cui sei già esperto il modo migliore è scriverne». Nel libro, come spiegato dall’ex sindaco alla presentazione di ‘Un marziano a Roma’, si parla tra le altre cose dell’enorme debito della Capitale: «Analizzo come si è arrivati nel 2008 con un debito di 22,5 miliardi, costruito da alcuni sindaci al ritmo di quasi un milione di euro al giorno. Ogni anno bisogna pagare 500 milioni solo per i mutui contratti per pagare il debito. È un libro di analisi e di prospettiva. Parla di trasporti, del settore ecoonomico-finanziario, di servizi».

IGNAZIO MARINO: «IL MIO LIBRO NON È UNA VENDETTA» – ore 11.10

«Il mio libro non è né un testamento né una vendetta, ma è un gesto di amore verso i romani». È questa una delle prime dichiarazioni rilasciate dall’ex sindaco Ignazio Marino alla presentazione alla stampa del suo libro ‘Un marziano a Roma’ presso l’Associazione della Stampa Estera. «Non è né un testamento né una vendetta, è un libro semplicemente. Raccogliere dati, studiarli e archiviarli fa parte dei compiti di un professionista. Nasce come un gesto di amore verso una città, verso i tanti romani e romane per bene».

IGNAZIO MARINO, INTERVISTA A RADIO CAPITAL – ore 11.04

Ignazio Marino ha parlato dell’ipotesi di una sua nuova candidatura a sindaco di Roma in mattinata già prima della presentazione alla stampa del suo libro ‘Un marziano a Roma’. In un’intervista rilasciata a Radio Capital ha dichiarato: «Credo che in questo momento i partiti non hanno più la dignità per esprimere una candidatura in una citta’ come Roma. Spero in un movimento e una mobilitazione civica che offra l’opportunità ad un candidato di governare la città. Io non ho detto che mi ricandido. La mia candidatura sarà tema di dibattito nelle prossime ore». «Non è detto – ha precisato – che poi sarò io. In Italia abbiamo superato i 60 milioni di abitanti e sono sicuro che tra loro c’è una donna o un uomo che sono all’altezza della guida di Roma». E ancora, sul partito: «Il Partito democratico nel 2008, chiudendosi in una stanza e scegliendolo, ha voluto candidare Francesco Rutelli. Allora avevano scelto il candidato sindaco del 1993 che ricorda il secolo passato, adesso hanno scelto il capo della segreteria del candidato sindaco del 1993. Non mi sembra un grande passo avanti».

 

Il libro dell’ex sindaco di Roma Ignazio Marino è pronto a irrompere nella corsa delle Elezioni Comunali 2016 per la capitale. Il volume ‘Un Marziano a Roma‘ viene presentato stamattina ai giornalisti (domani ai lettori) presso l’Associazione della Stampa Estera dopo molte anticipazioni sui giornali (pubblicate ieri e oggi) e dopo un’intervista a Radio Capital in cui il chirurgo ha sostanzialmente aperto ad una sua candidatura nella corsa romana. «L’ipotesi sarà oggetto di discussione nelle prossime ore», ha detto Marino sulla possibilita di scendere in campo. L’ex sindaco potrebbe posizionarsi alla sinistra di Roberto Giachetti, vincitore delle primarie del centrosinistra e portabandiera del Partito Democratico di Roma. Proprio quel Pd Roma che, secondo Marino è responsabile della sua cacciata in un vero e proprio golpe.

 

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