Amministrative a Roma | Guido Bertolaso non molla. E azzarda: «Con me Tevere balneabile»

30/03/2016 di Redazione

Sbandiera di non volersi ritirare. E resta in corsa per le elezioni Comunali 2016 a Roma, Guido Bertolaso, almeno per ora. Eppure, sondaggi alla mano, all’ex capo della Protezione civile nelle vesti del sindaco non crede nessuno o quasi. Nemmeno dentro Forza Italia. Il partito che lo ha blindato pubblicamente, ma che mal digerisce la decisione di Silvio Berlusconi, tra chi puntava ad Alfio Marchini e chi all’asse con Meloni e Lega Nord. Sono i numeri, c’è chi ammette in casa azzurra, a essere «impietosi». Né aiutano le dichiarazioni pubbliche di Bertolaso, fin dall’inizio della campagna elettorale, tra vecchi endorsement al candidato dem Roberto Giachetti e convergenze evocate con Alfio Marchini, il rampollo figlio di costruttori con il quale può nascere una liaison elettorale.  «Sono io che ho chiesto a lui una mano e non viceversa. Ma quale ritiro…», si difende ora Bertolaso, intervistato dal Tempo e dal Fatto Quotidiano.Ovvero, la versione già rivendicata a Giornalettismo pure dal forzista Maurizio Gasparri.

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GUIDO BERTOLASO NON SI RITIRA DALLE ELEZIONI ROMA 2016

Non risparmia qualche frecciata al partito che lo “sostiene”, il candidato Bertolaso. «Dentro Fi c’è tanta gente che parla a vanvera. Mi vedono bene come coordinatore nazionale? E chi se ne frega di Forza Italia…mica sono un politico», attacca. E non è un mistero che soprattutto gli esponenti romani, da Tajani a Bordoni, avrebbero preferito da subito l’asse con Marchini. Per Bertolaso se ne riparlerà al ballottaggio:

«Mi ritiro? Potrei farlo solo se vedessi che la gente mi sfancula. Per ora solo incontri positivi. Marchini mi vuole nella sua squadra? Ne riparliamo al ballottaggio. Chi sta dietro aiuta quello che sta davanti», spiega Bertolaso al Fatto.

GUIDO BERTOLASO: «ASSE CON MARCHINI? NE RIPARLIAMO AL BALLOTTAGGIO» | ELEZIONI ROMA 2016

Guido Bertolaso deve però pure pensare ai processi nel quale è coinvolto, dall’Aquila al processo sulla “cricca” degli Appalti al G8: «Ma ai romani non frega nulla dei miei guai giudiziari. Vogliono qualcuno che gli aggiusti la vita. Stop», taglia corto il diretto interessato. Sul caso dell’inchiesta sulla gestione dello smaltimento rifiuti di Napoli, è arrivata invece la prescrizione. Lui spiega che si opporrà dopo aver letto le motivazioni per ottenere «un proscioglimento nel merito».

Elezioni Roma 2016| Guido Bertolaso: «Mia moglie mi vota? Potrebbe votare Giachetti»

Non manca di sbandierare le prime campagne, con tanto di titoli evocativi, da slogan elettorale: «Con me il Tevere tornerà balneabile. Serviranno cinque anni, ma dopo mi farò il bagno», azzarda Bertolaso. Un’impresa a dir poco titanica, a prima vista, dato che al momento il fiume non è nemmeno navigabile (impegno, quest’ultimo, era tra i piani dell’amministrazione Marino, finita in modo prematuro ndr).

«Boutade elettorale? Basterebbe far funzionare i depuratori e impedire alle fabbriche e alle industri di scaricare sul fiume, come non hanno fatto le precedenti amministrazioni. Tanto poi le inchieste in questo Paese vengono aperte soltanto nei confronti del sottoscritto….», si lamenta al Tempo, nelle vesti della vittima.

«I romani hanno in me l’artigiano che manca, il falegname che non c’è, l’asfaltista che li assilla, l’operaio che latita….» continua. E sui sondaggi prova a mostrarsi spavaldo, al di là dei numeri negativi: «Quelli veri si fanno tre-quattro settimane prima del voto…».

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