Attentato Bruxelles: «Azioni del genere non si improvvisano in due giorni»

22/03/2016 di Maghdi Abo Abia

Attentato Bruxelles, la città è stata colpita da tre attentati che hanno causato 36 morti. Un’azione forte che ricorda necessariamente gli attacchi del 13 novembre a Parigi. L’Express ha intervistato Claude Moniquet, esperto di terrorismo e già membro della Dgse, agenzia dei servizi segreti francesi. La sua ipotesi è chiara: l’attacco potrebbe essere legato all’arresto di Salah Abdeslah ma non è “nato” per quel motivo.

Secondo Moniquet la situazione potrebbe essere precipitata dopo l’arresto di Salah Abdeslam con i terroristi che hanno impresso un’accelerata a un processo che però era stato partorito da qualche mese. Le cellule coinvolte, forse per paura di essere fermate con degli arresti in seguito alle eventuali collaborazioni di Salah, hanno dato il via all’azione. Gli attentati di Bruxelles hanno dimostrato come anche zone molto sicure come l’aeroporto Zavantem, controllato ogni giorno a più riprese dalla polizia con l’azione di cani anti-esplosivo, possono agire persone ben addestrate con conoscenze di stampo militare.

 

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L’obiettivo dei terroristi nell’attentato di Bruxelles, continua Moniquet, è quello di dire all’Europa di che è sotto attacco. L’aeroporto Zaventem è un Hub che accoglie passeggeri da tutto il mondo e rappresenta una delle porte europee per chi viene dall’Africa. La stazione ferroviaria di Maelbeek, così vicina alla Commissione Europea e al Consiglio d’Europa, è un altro segno da parte dei terroristi di diffondere il terrore. I terroristi giocano sull’effetto sorpresa. Bruxelles dopo gli attentati del 13 novembre è sempre stata in forte stato d’allerta ma non c’erano prove di un attacco. La situazione è precipitata negli ultimi giorni e questa ne è la dimostrazione.

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