Federico Pizzarotti ha ricevuto minacce di morte. Il sindaco M5S: «Ancora più determinato»

Alcune lettere minatorie, con messaggi di morte, sono arrivate qualche giorno fa in municipio a Parma. Missive contro il sindaco Federico Pizzarotti. Oggi la Digos ha fatto una prima ispezione in Comune e avviato le indagini. Il sindaco M5S è poi intervenuto con una nota per tranquilizzare la cittadinanza:

«Tranquilli, sono ancora vivo e vegeto. Vedo che le notizie scorrono sia sul web che sui quotidiani, quindi rimanere in silenzio non serve più a molto. È vero, ho ricevuto minacce di morte. Facendo il sindaco si tocca con mano il mondo reale, quello che la politica, ahimè, si è da tempo dimenticata. Un mondo popolato da italiane e italiani che hanno una gran voglia di riemergere e guardare con positività al futuro, per i loro figli e per il Paese stesso. Ma da molti è anche vissuto con disperazione e rassegnazione. Fare il sindaco significa raccogliere una sfida importante, direi fondamentale per le nostre città e per il Paese. Io quindi vado avanti, continuo a lavorare come ho sempre fatto. Oggi con maggior determinazione.
Aggiungo solo una cosa: ricordiamoci che la politica è amore per la propria città e per il proprio Paese. Chi usa violenza verbale mascherata da critica, chi aggredisce con toni aspri l’avversario, chi comunica attraverso odio e non attraverso uno spirito costruttivo fa solo il male della politica. Oggi dobbiamo ragionarci tutti sopra»

LEGGI ANCHE: A Parma il Movimento 5 stelle fa sia opposizione che maggioranza a Federico Pizzarotti

MINACCE DI MORTE A FEDERICO PIZZAROTTI: SOLIDARIETA’ DA M5S, LEGA E PD

Tantissime e unanimi le manifestazioni di vicinanza al sindaco di Parma. «Voglio che giunga al sindaco Pizzarotti tutta la mia vicinanza e solidarietà. Siamo di fronte a un gesto vile, grave, che non deve essere assolutamente sottovalutato», ha sottolineato il presidente della Regione Stefano Bonaccini.

Solidarietà è arrivata anche da parte di Anci (di cui Pizzarotti è vicepresidente): «Tali episodi intimidatori – aggiungono Fassino e Nicotra rispettivamente Presidente e Segretario generale – devono essere condannati in maniera incondizionata». Oltre alla Lega Nord e al Pd emiliano e provinciale si stringono attorno al primo cittadino, spesso critico nei confronti di Grillo, anche i 5 stelle. Sia il gruppo regionale che i parlamentari eletti a Roma.

Share this article