La vera storia della neonata “nata” dal fango di Idomeni

15/03/2016 di Redazione

Idomeni neonata

, una foto di una neonata lavata nel campo di Idomeni è diventata virale in questi giorni. L’immagine ritrae il dramma umanitario delle migliaia di migranti bloccati al confine tra Grecia e Macedonia, fermati dal blocco dei confini decisi dai Paesi balcanici. Bild è andata a Idomeni e ha incontrato i genitori della neonata, una coppia di siriani scappata dalla guerra civile insieme ai loro bambini. La neonata non è stata concepita nel fango di Idomeni, ma sulla costa turca prima di imbarcarsi per l’Europa.

IDOMENI NEONATA FOTO

Dopo la foto del piccolo Aylan morto sulla spiaggia turca un’altra foto che ritrae il dramma dei migranti è diventata virale in questi giorni. Si tratta di una foto che evidenzia l’emergenza umanitaria in cui vivono i migranti fermi nel campo di Idomeni, al confine tra Grecia e Macedonia. Nell’immagine è ripresa una neonata, che i genitori lavano praticamente nel fango. La piccola sembra nata in quella condizione drammatica, anche se in realtà è stata concepita in una situazione per certi versi ancora peggiore. Due giornalisti di Bild Zeitung sono andati nel campo di Idomeni e hanno incontrato i genitori della neonata, che si chiama Bayan.

IDOMENI NEONATA BAYAN

I genitori di Bayan si chiamano Ibrahim e Sulaf. La piccola, nata circa un mese fa, è la quinta figlia della coppia: i suoi fratelli sono Ahmed, Bizan, Halid e Mohammed.  Ibrahim è un negoziante della provincia siriana di Idlib. Dopo i continui bombardamenti dell’esercito di Assad la famiglia di Bayan ha deciso di scappare dalla Siria per evitare di morire, con la speranza di raggiungere l’Europa, Una partenza a lungo ritardata per la gravidanza di Sulaf, ma poi decisa nonostante la donna fosse sul punto di partire. Dopo esser arrivati in Turchia il viaggio verso la Grecia è stato ritardato proprio per il parto di Bayan, nata su una spiaggia lontano da un ospedale. 3 giorni dopo il parto i genitori hanno pagato gli scafisti, mille euro a testa, per arrivare in Grecia, e da ormai due settimane sono fermi nel campo di Idomeni. Quando sono partiti non sapevano che i confini sarebbero stati bloccati.

 

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