Pillola del giorno dopo senza ricetta | L’Aifa abolisce l’obbligo

Pillola del giorno dopo senza ricetta. Da oggi la “pilla” è un medicinale da banco acquistabile da tutti i maggiorenni. L’Aifa, l’Agenzia Italiana del Farmaco ha stabilito che la pillola del giorno dopo non è più un medicinale d’emergenza. Si chiude così una battaglia che andava avanti da 16 anni.

PILLOLA DEL GIORNO DOPO SENZA RICETTA: LA DECISIONE DELL’AIFA

Silvio Viale, ginecologo del Sant’Anna di Torino da cui è partita la sperimentazione della pillola abortiva RU486 e da sempre contrario alla ricetta ha tirato un sospiro di sollievo: “meglio tardi che mai”. I farmacisti, ripresi da La Stampa, invece hanno espresso molte perplessità per la decisione dell’Aifa: “Liberalizzando un farmaco del genere non se ne può controllare l’uso e non sono ancora chiari gli effetti a lungo termine”.

PILLOLA DEL GIORNO DOPO SENZA RICETTA: LA SODDISFAZIONE DI SILVIO VIALE

Pillola del giorno dopo senza ricetta, la prima ad essere stata liberalizzata è stata la pillola a cinque giorni. Ora tocca alla pillola del giorno dopo il cui compito non è quello di praticare l’aborto bensì d’interrompere l’ovulazione. Secondo Silvio Viale l’Aifa ha risolto “una contraddizione. È indispensabile assumerla il prima possibile. Ora questa decisione dell’Aifa permetterà a ogni donna di acquistare il farmaco quando ne ha bisogno senza l’imbarazzo del medico o dei tempi di prescrizione.

PILLOLA DEL GIORNO DOPO SENZA RICETTA: IN ITALIA VENDUTE 500.000 PASTIGLIE L’ANNO

Silvio Viale ha sottolineato come la decisione dell’Aifa permetta all’Italia di “affiliarsi” al resto d’Europa, come ad esempio Francia e Inghilterra. In Italia fino a oggi si vendevano 500.000 pillole del giorno dopo l’anno. Ora si pensa che se possano vendere tre volte tanto.

PILLOLA DEL GIORNO DOPO SENZA RICETTA, LE PERPLESSITÀ DEI FARMACISTI

Non mancano le voci contrarie. I farmacisti non sembrano appoggiare la decisione dell’Aifa e il perché lo spiega Mario Giaccone, presidente dell’Ordine Farmacisti di Torino e consigliere nazionale: “come farmacisti tuteliamo la salute delle persone. Una donna potrebbe assumere la pillola del giorno dopo senza ricetta anche più volte alla settimana. Ed essendo ormoni come facciamo a sapere che l’abuso non compromette la fertilità? Bisognerebbe controllarne la vendita come si fa con le benzodiazepine”. Ovvero attraverso una ricetta ripetibile con validità di sei mesi o dieci acquisti massimi di medicinali.

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