Elezioni Milano 2016: le ultime ore di Patrizia Bedori: «Domani deciderò con il mio gruppo»

ore 21.40 A conferma delle voci di un addio Patrizia Bedori si riunirà domani con i suoi per decidere se abbandonare o no la corsa a Milano. Ecco qui la sua spiegazione:

Chiarisco subito per gli amanti del gossip che nessuno mi ha chiesto di fare un passo indietro, non ho sentito ne Gianroberto ne Beppe ne direttori, (ho letto dai giornali che ieri c’è stata una riunione alla Casaleggio Associati di cui non ero a conoscenza credetemi).
Tanto meno me lo hanno chiesto i miei attivisti milanesi di cui ho il pieno appoggio e sostegno. Anzi. Fin troppo affettuosi!
Sono semplicemente umana e voi non siete più abituati a vedere persone vere, sincere, pulite.
Sono una cittadina prestata alla politica e non sono abituata a tutta questa attenzione e pressione mediatica. E sopratutto alla macchina del fango che oggi si è riattivata alla grande.
I valori del movimento sono nel mio dna, uno vale uno, non ho l’ansia di apparire sono qui perché amo la mia città e me ne prenderò cura in qualsiasi ruolo e qualsiasi sia la mia decisione.
Ascoltare, dialogare prendermi cura del territorio e delle relazioni è quello che faccio da anni, ed è per questo che mi hanno scelto, ed è quello che farò comunque.
Con la massima trasparenza con cui ho portato avanti il mio lavoro politico, domani mi riunirò e deciderò insieme al mio gruppo perché questo è per noi essere portavoce.
Lo so potete anche non credermi poiché siete abituati a sentire menzogne dagli altri politici ma non cercate esecutori, non ci sono. È solo umanità. Fatevene una ragione per una volta.

«Patrizia non mollare». I commenti facebook piovono sotto l’ultimo status della candidata M5S alle prossime elezioni di Milano. Patrizia Bedori, frutto delle comunarie fisiche del Movimento 5 stelle, è pronta a ritirarsi. Ventiquattro ore. Per riflettere. Per tornare indietro. Niente appuntamento al Tgcom (rinviato), silenzio stampa e le solite voci che da settimane oramai la vedono fuori dai giochi di Palazzo Marino. Secondo quanto riportano gli ultimi retroscena in queste ore Bedori avrebbe già confidato ai suoi di aver l’intenzione seria di sfilarsi dalla corsa.

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LA SOLITUDINE DI PATRIZIA BEDORI: SENZA PROGRAMMA

Quando Grillo non la aiutò per la sua corsa  meneghina , lei, lasciata sola, andò comunque avanti. «Casaleggio mi ha chiesto un passo indietro? Tutto falso. Milano è una città complessa», rispose al tempo su Il Corriere. E lei proseguì, sì ma sola. Niente attivisti, niente gruppo a far scudo alla candidata ufficiale, nessun programma politico. «Una volta discusso e approvato on-line da tutti gli iscritti il programma – spiegava un militante in una delle tante discussioni sul meetup – si sarebbe dovuti passare alla nomina della squadra, che lo avrebbe realizzato (giunta e consiglieri), e solo alla fine era utile nominare il candidato sindaco, che come un allenatore di calcio, organizzava la squadra, per concretizzare il programma». E invece nulla: «Non si è voluto fare niente di tutto questo, e i risultati si vedono la Bedori balbetta o non sa cosa dire, mandata allo sbaraglio così “alla spera in Dio!”». «Ma non è tutta colpa sua – ha aggiunto – ma di chi la nominata, quel centinaio di persone, che alla disastrosa assemblea di domenica scorsa, sono calate a 70».

SE PATRIZIA BEDORI MOLLA SPUNTA L’IPOTESI CORRADO

Nel caso di passo indietro della Bedori ci sono due possibilità. Una porta alla candidatura di Gianluca Corrado, terzo alle comunarie milanesi. Il secondo classificato non è infatti più dentro M5S. Dato come favorito nella corsa Corrado è un legale di 39 anni e ha fornito assistenza legale ai meetup locali. La seconda ipotesi è ripetere. Stavolta però senza ricorrere alle urne fisiche bensì a comunarie stile Roma e Napoli. Indicazioni precise, desiderate dal quartier generale di Milano. Quello che da sempre non ha aiutato molto la candidata  ora di nuovo davanti all’ennesimo bivio.

(in foto ANSA/MOURAD BALTI TOUATI)