Facebook, Twitter e Instagram ti rendono superficiale

Secondo un recente studio dell’Università di Windsor nel Canada i social network come Facebook, Twitter e Instagram rendono gli utenti più superficiali e meno morali. Questo perché i social media portano spesso a risposte rapide e brevi, un modus che uccide il cosiddetto “pensiero riflessivo”. A parlarne è il Mirror.

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SOCIAL NETWORK E “SHALLOWING HYPOTHESIS”

La teoria avanzata dai ricercatori si chiama “The Shallowing Hypothesis” e dimostra che coloro che utilizzano i social si preoccupano più degli altri e sono più soggetti ad ossessioni. In pratica gli obiettivi sono principalmente il denaro, la fama e la bellezza – una sorta di status alla Kim Kardashian – aspetti lontani quindi dal “miglioramento della società” o altri scopi meritevoli. I ricercatori del dipartimento di psicologia dell’Università di Windsor hanno analizzato 100 studenti e osservato il loro uso dei social media. Gran parte degli obiettivi puntavano a meri scopi ludici piuttosto che a miglioramenti della società.

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SOCIAL NETWORK: I PERICOLI

Lo studio è stato pubblicato su Personality and Individual Differences. «La shallowing ipotesi – spiega l’articolo – suggerisce come le tecnologie multimediali abbiano portato a un drastico calo del pensiero riflessivo quotidiano».  Tutto ciò può anche a prestazioni accademiche più basse tra gli studenti in determinate materie. «Alcuni tipi di mezzi di comunicazione sociale – ad esempio SMS e Facebook – promuovono la rapidità, il pensiero superficiale, che può portare a superficialità cognitiva e morale se usati troppo frequentemente». Una precisazione è però d’obbligo. Secondo i ricercatori canadesi saranno necessari ulteriori studi per farsì che la psicologia avverta realmente un pericolo nell’eccessivo uso dei social media.

(Foto copertina: Ed Zurga/Getty Images)

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