Bonus Mobili, tutto quello che c’è da sapere

Bonus Mobili. Per tutti coloro che hanno la necessità di acquistare arredi ed elettrodomestici di classe A il Governo ha prorogato per tutto il 2016 la detrazione al 50 per cento su un monte spesa massimo di 10.000 euro. Le risorse arrivano dal Decreto Crescita per gli acquisti effettuati dal 6 giugno 2013 al 31 dicembre 2016.

BONUS MOBILI: LA DETRAZIONE IRPEF E LE 10 RATE

Bonus mobili, la detrazione Irpef verrà divisa in 10 quote annuali di pari importo. La detrazione è a carico del titolare dell’acquisto e non verrà trasmessa agli eredi in caso di sua morte. I mobili acquistati possono essere utilizzati solo all’interno dell’unità immobiliare ma possono anche essere usati in ambienti diversi rispetto a quelli ristrutturati. Ma sopratutto, per godere del bonus mobili è necessario che i lavori siano di manutenzione straordinaria, di ristrutturazione edilizia, di restauro o di risanamento conservativo. Se si tratta di manutenzione ordinaria il bonus mobili non è previsto, a patto che non riguardi le parti comuni dell’edificio.

BONUS MOBILI, COME FUNZIONA QUELLO PER LE GIOVANI COPPIE

Bonus Mobili. Per ottenere la detrazione dovete inserire le spese sostenute nella dichiarazione dei redditi. Il pagamento può essere fatto solo con carta di credito o di debito o con bonifico. In quest’ultimo caso è necessaria la causale, il codice fiscale del beneficiario della detrazione e codice fiscale o partita IVA di chi ha effettuato i lavori. Esiste anche un bonus mobili per giovani coppie. Questo è però legato all’acquisto di una casa e non a una ristrutturazione. Il bonus mobili in questo caso spetta per un ammontare di spesa non superiore a 16.000 euro da dividere in 10 rate annuali. I beneficiari sono giovani coppie che costituiscono un nucleo familiare da almeno tre anni. Almeno uno dei due non deve aver superato i 35 anni di età e la casa deve essere adibita ad abitazione principale. Sopratutto, questo bonus mobili non si può cumulare con altro.

BONUS MOBILI, I CHIARIMENTI DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE

Bonus Mobili. L’Agenzia delle Entrate lo scorso 2 marzo con la circolare 3E ha fatto chiarezza su cosa sia deducibile o meno. La sostituzione della caldaia rientra negli interventi di manutenzione straordinaria. La sostituzione dei sanitari invece, registrata come intervento di manutenzione ordinaria, non è agevolabile. Lo diventa in caso di contestuale sostituzione degli impianti idraulici, Stessa cosa per la sostituzione della vasca da bagno con un box doccia o una vasca con sportello apribile. Nel caso specifico inoltre non si applicherebbe il bonus mobili ma la legge relativa all’abbattimento delle barriere architettoniche.

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