Mutui, perdita della casa dopo 18 rate non pagate: ecco cosa cambia

04/03/2016 di Redazione

Dopo le forti polemiche alla Camera, con i deputati 5 Stelle che hanno bloccato i lavori in commissione Finanze, cambia il decreto legislativo del governo che recepisce la direttiva europea sui contratti di credito. È stata infatti decisa una modifica al numero di rate del mutuo non pagate che farebbero scattare la perdita dell’immobile. Si passa da 7 a 18.

MUTUI, CESSIONE DELLA CASA DOPO 18 RATE NON PAGATE: COSA CAMBIA

Sul decreto attuativo che recepisce la direttiva Ue 2014/17 e che contiene modifiche al Testo unico bancario, dunque, la maggioranza proporrà in commissione a Montecitorio di allungare l’intervallo di tempo trascorso il quale, in caso di inadempienza, la casa passa nelle disponibilità dell’istituto di credito senza passare per il giudice. Con le nuove norme vengono evitate complesse procedure di esecuzione immobiliare perché si stabilisce che la banca e il mutuatario possono convenire, al momento della stipula del contratto o anche successivamente, che in caso di mancato pagamento delle rate, il debito venga estinto con la restituzione o il trasferimento del bene.

MUTUI, CESSIONE DELLA CASA DOPO 18 RATE NON PAGATE: DEBITO ESTINTO ANCHE SE IL VALORE DELL’IMMOBILE È BASSO

In caso di inadempienza e di restituzione o trasferimento della casa, il valore dell’immobile dev’essere stimato da un perito scelto dalle parti di comune accordo con una perizia successiva all’inadempimento. Se il mutuatario smette di pagare le rate l’istituto di credito può vendere l’immobile e tenere quanto dovuto, riconoscendo poi l’eccedenza al debitore. In altre parole, se dalla vendita la banca ottiene una cifra alta, la differenza con quanto dovuto dal cliente va a lui restituita. Il relatore del decreto, Givoanni Sanga, ha spiegato che il trasferimento della casa dal cliente alla banca comporta l’estinzione del debito del mutuatario anche quando il valore dell’immobile è infeRiore al debito residuo.

MUTUI, PERDITA DELLA CASA DOPO 18 RATE NON PAGATE: NORME NON RETROATTIVE

Le nuove norme non sono in alcun modo retroattive. La possibilità che le banche entrino direttamente in possesso della casa dopo il mancato pagamento di 18 rate può essere messa nero su bianco solo nei contratti di mutui futuri e non può essere applicata ai contratti già stipulati, nemmeno in caso di surroga. Secondo la maggioranza di governo il recepimento della direttiva Ue obbligherà le banche ad una maggiore trasparenza.

MUTUI, PERDITA DELLA CASA DOPO 18 RATE NON PAGATE: SOLUZIONE NON OBBLIGATORIA

E va precisato anche che la clausula sulla cessione della casa per estinguere il debito è facoltativa e non obbligatoria. È possibile che in futuro banche e clienti stipulino contratti senza prevedere il passaggio della proprietà automatico da debitore e istituto di credito.

MUTUI, PERDITA DELLA CASA DOPO 18 RATE NON PAGATE: MENO COSTI PER IL DEBITORE INADEMPIENTE

La possibilità di evitare la procedura giudiziaria, inoltre, consentirà un risparmio di spesa per il cittadino e contribuirà ad evitare anche un deprezzamento del bene immobile. Resta tuttavia il rischio che cliente e istituto di credito finiscano in tribunale nel caso in cui non dovessero condividere la dichiarazione di inadempienza.

MUTUI, PERDITA DELLA CASA DOPO 18 RATE NON PAGATE: RISCHIO EMERGENZA ABITATIVA

Resta alta, infine, l’allerta delle associazioni dei consumatori. Se da una parte è vero che la direttiva ha ottenuto anche il consenso di gruppi di consumatori europei è anche vero che le associazioni italiane sono molto scettiche sulle modalità con la quale il Parlamento intende dare il via libera alle norme comunitarie. Il Codacons, in particolare, si dice allarmato per il rischio di una nuova emergenza abitativa, lasciando migliaia di persone senza alloggio.

(Foto di copertina: Ansa / Alessandro Bianchi)

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