Caramelle Rossana addio

Nestlé vuole abbandonare le caramelle Rossana e la pasticceria a marchio Ore liete. La notizia dell’abbandono dei prodotti storici, che la multinazionale di Vevey possiede da oltre trent’anni, è stata data dal Corriere della Sera.

(La fabbrica Perugina a inizio ‘900. Foto archivio Ansa)

PERCHÉ NESTLÉ LASCIA LE CARAMELLE ROSSANA

La Perugina lanciò la caramella rossa nel 1926 per rendere omaggio alla dama amata da Cyrano de Bergerac. Ora potrebbe finire nelle mani di Sperlari, Ambrosoli, Elah Dufour Novi e Perfetti. Nestlé – secondo quanto ha riportato il Corriere –  cederà solo i marchi e non le produzioni. Riporta il quotidiano:

Il gruppo alimentare guidato dal ceo Paul Bulcke è un investitore storico in Italia, dove è presente con Sanpellegrino, Purina, Nespresso e Nutrition che impiegano circa 5.500 dipendenti in 16 stabilimenti, con ricavi di 2 miliardi. Ma il calo dei consumi ha messo sotto pressione i margini delle attività italiane. Da qui la decisione di non disperdere energie su business secondari in fatto di taglia e concentrarsi sul cioccolato. Il perimetro in vendita produce infatti un giro d’affari di poco superiore a 20 milioni.

Qualcuno, davanti alla notizia, ha scritto sulla pagina Facebook della Perugina chiedendo di non abbandonare la storica caramella.

Nestlè investirà 60 milioni di euro nei prossimi tre anni per «rafforzare il grande marchio Perugina in Italia e all’estero», ha garantito ai giornalisti Leo Wencel, capo mercato gruppo Nestlè Italia. Lo stesso Wencel ha escluso esuberi e spiegato che il piano ha effetti positivi anche sulla stagionalità delle produzioni. Si punta insomma più sul cioccolato che sulle caramelle.

CARAMELLE ROSSANA, SPAGNOLI: «UCCIDONO LA NOSTRA STORIA»

Eppure, davanti alla nuova idea di core business, c’è chi non apprezza. «Noi lo scriviamo dal 2014 – ha raccontato a ilGiornale.it Carla Spagnoli, pronipote dell’inventrice del “Bacio”, Luisa – dover dire che avevo ragione mi fa male. La Nestlé non aveva e non ha nessuna intenzione di investire nei prodotti storici della Perugina. E i sindacati hanno le loro colpe: gli hanno fatto fare quello che volevano». «E’ bastato che la Rossana fosse presente nel film “La Giovinezza” di Paolo Sorrentino – ha raccontato Carla Spagnoli – che un giapponese ne ha comprati 36 chili. Questa caramella è sempre stata nel cuore degli italiani, sarebbe bastata un po’ di promozione in più. La Nestlé sta uccidendo la nostra storia».

Share this article