Adozioni gay, i giudici dicono sì: due figlie per due mamme

02/03/2016 di Redazione

A Roma i giudici con una sentenza dicono sì alle adozioni gay, precisamente alla prima doppia adozione incrociata. Con una sentenza due mamme omosessuali sono state riconosciute rispettivamente genitori della figlia della compagna. Spiegano Valentina Errante e Cristiana Mangani sul Messaggero:

Le piccole, 4 e 8 anni, sono cresciute insieme e nate in un progetto di vita comune. Le bimbe avranno il doppio cognome, ottenuto sommando quelli delle due mamme, ma per legge non sono sorelle. Sono 500 in tutt’Italia le famiglie iscritte all’associazione “Arcobaleno”, tanti e forse di più i potenziali ricorsi che nei prossimi anni arriveranno nei Tribunali italiani. E mentre infuriano le polemiche, la battaglia non è finita: dopo due sentenze favorevoli (primo e secondo grado) approderà in Cassazione la prima adozione di una coppia omosessuale. La Procura generale ha già presentato ricorso, chiedendo di annullare il provvedimento e di nominare un tutore per la bambina con due mamme.

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ADOZIONI GAY, DUE FIGLIE PER DUE MAMME: LA PROCURA GENERALE ANNUNCIA RICORSO

Ovviamente esultano le associazioni Famiglie Arcobaleno e Rete Lenford, che hanno seguito la vicenda Le due bambine sono nate in Italia grazie all’inseminazone praticata in Danimarca. Intanto la Procura generale annuncia ricorso. Non convince l’intepretazione dei casi particolari, che a dicembre 2014 aveva dato il via libera con la sentenza di primo grado, poi confermata in appello, alla prima adozione di una bambina da parte della compagna omosessuale della mamma. Per la Procura generale il Tribunale avrebbe dovuto nominare un tutore della bambina. Ovviamente non mancano le polemiche politiche. Massimiliano Fedriga, capogruppo della Lega Nord alla Camera, chiede di sollevare il conflitto di attribuzione in merito alla sentenza.

(Foto di copertina: Ansa / Filippo Venezia)

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