«Chiara Insidioso Monda presto trasferita in un ospizio»: petizione sul web per aiutarla

25/02/2016 di Redazione

Chiara Insidioso Monda, la diciannovenne di Casal Bernocchi brutalmente picchiata dal fidanzato tanto da subire gravissime lesioni cerebrali, sarà trasferita a giorni in una casa di cura per anziani malati terminali. Per la famiglia di Chiara, che oggi ha 21 anni, si tratta di una decisione inaccettabile, che metterebbe a serio rischio il percorso riabilitativo della giovane donna. E sul web è partita una petizione indirizzate alle massime cariche dello Stato, perché si possa trovare una casa per Chiara Insidioso, adatta alle sue esigenze.

CHIARA INSIDIOSO MONDA LA STORIA

È il 3 dicembre 2014: Chiara Insidioso Monda, all’epoca 19enne, viene brutalmente picchiata dal fidanzato Maurizio Falcioni, 35 anni, con il quale conviveva da qualche tempo in un appartamento a Casal Bernocchi, una frazione di Roma. Una relazione, quella tra Chiara e Maurizio, che non veniva ben vista dai genitori della ragazza, che soffriva di lievi disturbi mentali e che da tempo subiva i maltrattamenti del fidanzato. Chiara, picchiata con una violenza inimmaginabile, finisce in coma e viene trasportata prima all’ospedale Grassi di Ostia, poi al San Camillo di Roma. Si sveglierà dieci mesi più tardi, ma la realtà è drammatica: a causa delle lesioni cerebrali subite, Chiara è in uno stato di  “minima coscienza”: apre gli occhi e riconosce le voci dei famigliari, ogni tanto sorride. Nel frattempo, Maurizio Falcioni viene arrestato e processato: la prima condanna è a 20 anni di reclusione ma, durante il processo d’Appello, Falcioni ottiene uno sconto di pena di quattro anni.

CHIARA INSIDIOSO MONDA LA PETIZIONE

Chiara viene trasferita all’ospedale Santa Lucia di Roma, dove è tutt’ora ricoverata: per lei comincia un lungo percorso di riabilitazione che le ha permesso di raggiungere qualche piccolo miglioramento. Ma tutto questo sta per finire perché tra una ventina di giorni Chiara Insidioso Monda dovrà lasciare la fondazione: sarà trasferita in una casa di cura per anziani malati terminali, dove non riceverà le cure di cui usufruisce attualmente. Viene così aperta una petizione su Change.org, #UnacasaperChiara, indirizzata al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al presidente Renzi, al ministro della Salute Beatrice Lorenzin e al presidente della Regione Lazio Zingaretti. La petizione è firmata, tra gli altri, da Telefono Rosa e dalla Casa Internazionale delle donne:

[…] apprendiamo che tra venti giorni Chiara sarà dimessa dalla Fondazione, dove sono riusciti a riportare Chiara a relazionarsi con l’ambiente circostante e a comunicare, e sarà messa in una casa di cura per anziani terminali con un livello di coscienza minore rispetto al suo, malgrado possa ancora migliorare la sua condizione riabilitativa e sia stata avviata a un progetto che potrebbe far avanzare la sua autonomia. Chiara è una delle poche donne che sono sopravvissute al femmicidio in una condizione di grave danno fisico e psichico, un caso che lo Stato italiano non può ignorare o ricordare solo in maniera formale, ma su cui ha l’obbligo di intervenire con una compensazione economica che garantisca a Chiara un accesso agevolato a forme di assistenza ai fini della riabilitazione e di reinserimento a una vita il più possibile normale.

 

CHIARA INSIDIOSO MONDA: LE PAROLE DEL PAPÀ

Tgcom24 riporta le parole del padre di Chiara, Maurizio Insidioso Monda, che qualche tempo fa aveva incontrato il ministro Lorenzin durante una sua visita alla Fondazione Santa Lucia.

“Ci sentiamo abbandonati. Di storie come la nostra si parla solo in occasione dei convegni, poi ci dimenticano del tutto quando si tratta di aiutarci ad affrontare la quotidiana”, ha detto l’uomo. “Avremmo aspettato – ha aggiunto – un sostegno da parte di qualcuno per poter portare Chiara a casa, dove secondo i medici potrebbe avere le cure migliori. Ma da noi non entra neanche la carrozzella in ascensore”.

(Photocredit copertina: ANSA)

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