Renato Zero in gita a Ostia: parcheggia in area pedonale e la gente si indigna

Renato Zero e la sua domenica bestiale: il cantante romano, fresco della sua ospitata a Sanremo 2016, ha deciso che ieri era la giornata giusta per recarsi a Ostia in compagnia di un amico per gustarsi un pranzo a base di pesce in riva al mare. Peccato solo che, complice la bella giornata, la cittadina del litorale romano sia stata presa d’assalto da molte persone e che il cantante abbia deciso – secondo quanto scrive Il Messaggero – di parcheggiare il suo suv in piena zona pedonale di piazza Anco Marzio, attirando una folla di curiosi ma anche di cittadini indignati per il gesto molto poco rispettoso della collettività.

RENATO ZERO A OSTIA SENZA PARCHEGGIO

Il fatto è raccontato da Giulio Mancini su Il Messaggero:

L’ideatore di Fonopoli era alla guida di una jeep bianca e, in mancanza di posti auto liberi, ha parcheggiato all’interno dell’isola pedonale di piazza Anco Marzio. Sceso dalla macchina, insieme con l’accompagnatore ed il suo cane, un chiwawa, hanno raggiunto a piedi il bar Sisto dove erano attesi da una donna. Il cantautore, che indossava un completo nero, con berretto e cuffia acustica alle orecchie, è stato riconosciuto dai suoi fans e bersagliato dalla richiesta di autografi e selfie, che ha negato con cortesia. Più di qualcuno si è, invece, indignato per la sosta della sua jeep in un’area interdetta, la zona pedonale a ridosso dei monumentali Villini Rossini. Anche perchè il suo gesto è stato emulato subito dopo da altri automobilisti che si sono accodati nel parcheggio selvaggio.

RENATO ZERO PARCHEGGIA IN AREA PEDONALE

Ironia della sorte? Nessun vigile urbano in vista:

«E’ vergognoso, a piazza Anco Marzio violata ogni regola senza la minima presenza di un vigile urbano» lamenta Riccardo. «Se ci fosse senso civico, non ci sarebbe bisogno di divise per far rispettare le regole» aggiunge Marco. E’ un fatto che ieri la polizia locale era assente su tutte le strade di Ostia.

(Photocredit copertina: via Il Messaggero.it – Mino Ippoliti)

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