Banconote da 500 euro: come scompariranno

17/02/2016 di Redazione

Banconote da 500 euro

, il prossimo Consiglio direttivo della Bce di giovedì 10 marzo 2016 dovrebbe approvare la cancellazione delle banconote da 500 euro. Nei prossimi mesi la Banca centrale europea dovrà valutare la strada più opportuna per eliminare il taglio della banconota emessa fin dal 2002, considerando che all’interno dell’eurozona esistono regole diverse per quanto riguarda il denaro cartaceo ormai scaduto.

BANCONOTE DA 500 EURO RITIRO

Il ritiro delle banconote da 500 euro appare una scelta ormai presa dalla Banca centrale europea. Come riportato da molti media, la maggioranza dei governatori degli istituti centrali è a favore dell’abolizione del taglio di maggior valore dell’euro. Le banconote da 500 euro rappresentano poco più del 3% dei pagamenti effettuati all’interno dell’unione monetaria, anche se il loro valore è superiore al 30% della carta moneta che circola nell’eurozona. Gli esperti della Bce dovranno ora decidere come procedere all’abolizione delle banconote da 500 euro. La Banca centrale europea ha sostanzialmente due possibilità. La prima è la fine delle emissioni delle banconote da 500 euro, e farle ritirare gradualmente ritirare dalle banche. Un simile processo però potrebbe durare anche diversi decenni, vista che sono in circolazione circa 300 miliardi di euro in questo taglio.

Si presume che la maggior parte di questo denaro si trovi all’estero, e sia utilizzato come riserva in contante dei propri risparmi. La seconda possibilità, la più probabile, prevede che la Bce fissi una data oltre la quale le banconote da 500 euro non saranno più riconosciute come un metodo di pagamento. Una misura con conseguenze significative, visto che i possessori dei 500 euro che non li cambiassero in tagli più piccoli si troverebbero di colpo con banconote che valgono zero. La scelta della Bce dovrà disciplinare una regolamentazione piuttosto diversa all’interno dell’eurozona. Alcuni Stati come la Germania accettano ancora, tramite la loro Banca centrale, le precedenti valute ormai finite fuori corso come i marchi tedeschi. In Italia invece le lire non valgono più nulla dal 6 dicembre 2011.

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