Affittopoli Roma, la truffa delle case per i disabili al centro storico per cento euro al mese

15/02/2016 di Redazione

Sembra non finire mai il caso Affittopoli a Roma; gli immobili del Comune affittati per poche decine di euro di generazione in generazione e, ora, si legge, anche gli immobili degli enti destinati al sostegno delle categorie disagiate, di proprietà degli enti di assistenza e beneficienza, le cosiddette Ipab: nate dopo l’unità d’Italia per fornire servizi ai meno abbienti, alimentati prevalentemente da lasciti e donazioni di privati, fra cui appunto giganteschi patrimoni immobiliari: che dovevano essere messi a reddito, a frutto, concessi in usufrutto e locazione, per alimentare le attività di beneficienza. E che invece sono lasciati vuoti, affittati a canoni irrisori o comunque malgestiti.

AFFITTOPOLI ROMA, LE CASE PER I NON VEDENTI AL CENTRO STORICO PER CENTO EURO AL MESE

Il Messaggero racconta dell’ennesimo spreco.

Un patrimonio immobiliare di 200 milioni (ma secondo alcuni la cifra realistica è 700) è una fonte di soldi persi e non di profitti. Stiamo parlando dell’Ipab-Centro per assistenza ai ciechi Sant’Alessio. Non c’è niente da fare, a Roma la gestione del patrimonio pubblico si trasforma sempre in un buco nero, in cui per decenni le case sono andate non a chi ne aveva bisogno, ma a chi conosceva le giuste scorciatoie. Centinaia di lasciti, con una finalità benefica, sono finiti nell’enorme calderone degli sprechi. Sintesi: non c’è solo la bomba delle case affittate dal Comune a 7,5 euro. E’ sufficiente spostarsi nella galassia degli Ipab (istituti di pubblica assistenza e beneficenza) e fermarsi al Centro regionale Sant’Alessio per l’assistenza ai non vedenti, per capire che la maledizione è senza fine. Ora tutto sarà assegnato a un fondo, un Sgr (società di gestione del risparmio) per arrivare a una valorizzazione del patrimonio

 

Patrimonio formidabile, fra cui una gigantesca tenuta in zona Siena, lasciato marcire.

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Ci sono appartamenti in via Margutta, compresa la casa dove fu girata Vacanze romane; c’è perfino una tenuta immensa in provincia di Siena – 820 ettari e sessanta casali – assegnata tredici anni fa a una società con sede a Fiumicino (la Clovis International Srl) che in teoria dovrebbe pagare 285 mila euro all’anno. Rivelarono con una interrogazione i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle, Porrello e Barillari: «Quell’importo è stato ritenuto dalla procura regionale della Corte dei conti esiguo e sproporzionato e comunque determinato senza alcuna istruttoria, dovrebbe essere di almeno 2 milioni di euro. Eppure, nonostante questo, risulta agli atti che la società concessionaria non paga nemmeno il canone». Amedeo Piva, presidente dell’Ipab Sant’Alessio, conferma: «Abbiamo attivato la procedure di pignoramento, la situazione va risolta». Ma la tenuta di Siena – che secondo una perizia di dieci anni fa varrebbe almeno 50 milioni di euro – è solo la punta dell’iceberg della situazione di sbando di gestione degli immobili sparsi a Roma.

 

Nelle case e negli immobili dell’Ipab Sant’Alessio sono transitati anche famosi esponenti politici al centro delle cronache degli ultimi mesi: anche Franco Fiorito, il Batman di Anagni, transitò per una delle case gestite dalla IPAB.

Anche la famosa casa di Vacanze Romane quattro anni fa fu assegnata a 5.100 euro al mese a Franco Fiorito, capogruppo regionale Pdl poi travolto dall’inchiesta sulle spese pazze dei gruppi consiliari. Ma all’Ipab precisano: poiché non pagava l’affitto, è stato sfrattato. Altro contenzioso in corso con rappresentanti della classe dirigente romana è quello con Alfredo Antoniozzi, assessore comunale alla Casa con Alemanno. Aveva poco più di 90 metri quadrati in piazza Campitelli, pagava 2.700 euro al mese, ma poi ha sospeso i pagamenti perché contestava l’aumento e da allora è nato un braccio di ferro con l’ente. «Ma non è vero che l’accordo per la rateizzazione sta andando bene – rivela Piva – poiché a noi risulta che diverse rate non sono state pagate». Più in generale nella montagna di crediti (affitti mai pagati)che probabilmente in buona parte Ipab non vedrà più (c’è chi ipotizza che almeno un milioni di euro sono inesigibili), c’è di tutto e soprattutto ci sono decine di appartamenti, anche in centro, che invece di essere assegnati a non vedenti (o quanto meno invece di dare liquidità per aiutare chi ha bisogno) restano disabitati. Via Dandolo: 180 mila euro, via Margutta oltre 100 mila, via Gregorio VII 95 mila per fare alcuni esempi.

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