Grillo e Casaleggio testimoni al processo dell’ex M5S Favia

Gianroberto Casaleggio e Beppe Grillo dovranno presentarsi al giudice e dove potrebbero essere chiamati a chiarire circa gli introiti provenienti da blog beppegrillo.it e sul ruolo della Casaleggio associati nel Movimento 5 stelle. Il duo M5S sarà ascoltato in merito al processo per diffamazione dell’ex 5 stelle Giovanni Favia.

LEGGI ANCHE:

Giovanni Favia porta in tribunale chi lo ha calunniato sul blog di Grillo

GRILLO TESTIMONE PER LA DIFFAMAZIONE SU EX M5S FAVIA

– Favia fu querelato per diffamazione da Casaleggio: l’espulso criticò la mancanza di trasparenza nei legami tra la Casaleggio Associati e il blog. Il giudice dell’ottava sezione del tribunale di Roma, Carmela Squicciarini, ha rigettato la richiesta dell’avvocato del guru che richiedeva la non convocazione di Grillo in aula ed ha disposto l’inizio del processo per il 17 ottobre prossimo. Repubblica Bologna descrive le condizioni per cui ora sia Grillo che Casaleggio rischiano di dover chiarire sui bilanci e i guadagni provenienti dal blog:

Il giudice Squicciarini, nel dettaglio, ha ritenuto di ascoltare non solo il querelante, ma anche il leader del Movimento per capire quali fossero i rapporti nel 2012 (riportati poi nel bilancio 2013) tra il blog che porta il nome di Beppe Grillo e la Casaleggio Associati in quanto l’accusa dell’ex consigliere Favia verteva proprio sul fatto che, a suo giudizio, non comparivano in modo chiaro nel bilancio della Casaleggio introiti provenienti dal blog.
Ci sarà quindi un “indispensabile” approfondimento. Il 17 ottobre, quando si terrà la prima udienza, saranno sentiti Casaleggio e subito dopo Giovanni Favia, difeso dall’avvocato del foro di Bologna Francesco Antonio Maisano. Nella stessa udienza poi verrà fissata la data nella quale verrà ascoltato anche Beppe Grillo. Maisano chiederà conto ad entrambi di eventuali introiti e dei relativi rapporti economici che intercorrono tra il M5S e la Casaleggio con l’intento, spiega il Maisano, “di fare chiarezza” nel nome “della ricerca della verità”.

Il processo rischia di diventare molto interessante dal punto di vista mediatico dato che, secondo quanto riporta Repubblica, la difesa di Favia avrebbe chiesto di chiamare come ulteriore teste un parlamentare poi espulso dal Movimento 5 Stelle: Massimo Artini.

GRILLO CASALEGGIO TESTIMONI DA FAVIA E LA QUESTIONE BILANCI

La questione click e guadagni è un tema caldo nel Movimento 5 stelle. Qualche giorno fa La Stampa tracciò un diagramma della C&A stilando una lista di dipendenti e il modus operandi per la comunicazione. Aspetti che Beppe Grillo ha rigettato difendendo il cofondatore del Movimento. Il leit motiv, spammato via blog, è questo:

«Da giorni diversa cattiva stampa attacca Gianroberto Casaleggio e la Casaleggio Associati parlando di chissà quali oscuri interessi economici che stanno dietro al MoVimento 5 Stelle. Da Gianroberto in questi anni abbiamo avuto un supporto straordinario, tanto straordinario da costare a lui tempo, energie e risorse economiche. In nessun modo la Casaleggio associati ha guadagnato dal M5S, anzi è esattamente il contrario. Il supporto che arriva dal blog è sempre stato gratuito, la Casaleggio Associati ha solamente perso risorse supportando il MoVimento. Chi parla di guadagni milionari non solo non conosce il mondo della pubblicità online, ma non sa leggere i bilanci. Basta andare alla Camera di Commercio di Milano per leggere il bilancio della Casaleggio Associati. Scoprirà con sua sorpresa come nessuno abbia guadagnato dal M5S. Il Pd concentri le sue energie sui suoi arrestati e indagati, pensi a Delrio chiamato in causa in una lettera di un boss della ‘ndrangheta, ai ministri che fanno decreti ad hoc per le loro amiche banche, alla Madia che non conosce la sua riforma e a un premier che piazza il suo amico al controllo dei Servizi Segreti e poi accetta regali da Paesi che finanziano il terrorismo».

Share this article