Unioni civili, Matteo Renzi e Pietro Grasso: «Il voto lo decide il Parlamento»

12/02/2016 di Redazione

Le istituzioni fanno argine alle prese di posizione della Cei: rispettabili le parole di Angelo Bagnasco che sulle unioni civili aveva chiesto che venisse promosso il ricorso al voto segreto, però tali decisioni spettano soltanto al Parlamento e alle Istituzioni, meno alla Conferenza Episcopale Italiana. Così, in due prese di posizioni ravvicinate, le istituzioni italiane, pur rappresentate da esponenti di religione cattolica, ringraziano il presidente dei Vescovi italiani per la presa di posizione su un tema eticamente spinoso nella discussione pubblica .

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UNIONI CIVILI, MATTEO RENZI E PIETRO GRASSO: «IL VOTO LO DECIDE IL PARLAMENTO»

Le parole di Matteo Renzi sono state pronunciate in mattinata a Radio Anch’io.

Mi piace l’idea che un parlamentare risponda del proprio voto. Ma il Parlamento prevede anche il voto segreto: deciderà Grasso e non la Cei se vi saranno le condizioni. E’ una legge sacrosanta e finalmente ci siamo. Che paura possono fare due persone che si amano, perché lo Stato deve impedire loro di avere dei diritti? Trovo che il Paese e il Parlamento su questo siano nettamente a favore

Intervistata su Repubblica, ribadisce la posizione anche la vicepresidente del senato Valeria Fedeli, del Partito Democratico.

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Non crede che con le parole di Bagnasco si registri un salto di qualità nei consigli che i vescovi danno alla politica?
«Sono sempre molto attenta alle opinioni altrui. Leggo, ascolto, rifletto, anche sulle parole di esponenti della Cei. Ma la chiarezza e il rispetto devono essere reciproci. In questo caso le procedure sui voti segreti e su tutto quello che attiene ai lavori dell’aula sono scritte nei regolamenti, sono stabilite dall’applicazione degli stessi e la loro applicazione spetta alla presidenza del Senato, anzi per la precisione al presidente Grasso che gestirà l’iter parlamentare come ha sempre fatto, ovvero rispettando le regole del Senato».
È un caso di ingerenza al cubo?
«Non mi interessa usare le dichiarazione di Bagnasco per fare polemica. Se ne sentono tante, e durante il dibattitto sulle unioni civili anche di più. Ma dopo aver letto le parole del presidente della Cei continuo a pensare che il Senato decide come lavorare. Nessun altro».

 

E, in tarda mattinata, mette la parola fine ad ogni discussione il presidente del Senato Pietro Grasso. 

Mi pare che si possa dire che io rispetto tutte le opinioni nel merito ed è giusto che ognuno si possa esprimere. C’è la libertà di espressione. Sulle procedure però c’è la prerogativa delle istituzioni repubblicane di decidere

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