Primarie Usa 2016, ora cosa succede ora in 5 punti

11/02/2016 di Andrea Mollica

Primarie Usa 2016, cosa succede ora

dopo le primarie in New Hampshire? Le vittorie di Donald Trump e Bernie Sanders in New Hampshire hanno reso ancora più competitive le primarie di Usa 2016. Tra i Repubblicani cresce l’ansia verso la nomination sempre più possibile del miliardario di NYC, mentre tra i Democratici l’establishment si mostra inquieto per la partenza stentata della favorita Hillary Clinton. Ecco cosa succede alle primarie di Usa 2016 dopo le primarie in New Hampshire in 5 punti.

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    • 1. DONALD TRUMP E BERNIE SANDERS, COSA SIGNIFICANO LE LORO VITTORIE
      Le primarie in New Hampshire hanno certificato l’inquietudine dell’elettorato americano, che ha premiato due campagne come quelle di Donald Trumpe e Bernie Sanders che sovvertono diverse regole della politica americana. Per quanto molto diversi tra loro, i due politici sono uniti nella lotta all’establishment politico e finanziario che rende le decisioni pubbliche troppo influenzate dagli interessi delle grandi lobby. Grazie a questo messaggio, a posizioni centriste sul Welfare e di destra estrema sull’immigrazione Donald Trump è riuscito a conquistare da diversi mesi un primato demoscopico che si è tradotto in voti veri. La candidatura di Bernie Sanders si è trasformata dall’autunno del 2015 nella più credibile sfida dell’ala di sinistra dei Democratici dagli anni settanta alla corrente centrista che ha espresso tutti i candidati presidenti, per quanto diversi da loro, dal 1976 in poi.
  • 2. PRIMARIE USA 2016, COSA SIGNIFICA LA SCONFITTA DI HILLARY CLINTON
    La campagna di Hillary Clinton per Usa 2016 avrebbe dovuto essere una cavalcata trionfale verso la nomination, per poi lanciare la sfida per la Casa Bianca ai Repubblicani. I voti nei caucus dell’Iowa e nelle primarie del New Hampshire hanno ormai chiarito che l’ex segretario di Stato dovrà combattere per conquistare la maggioranza dei delegati alla Convention di Filadelfia. La partenza stentata è però avvenuta in due degli Stati per lei demograficamente più difficili. Nelle prossime tappe Hillary Clinton potrà beneficiare del suo consenso tra le minoranze etniche, che non hanno votato in Iowa e New Hampshire, due Stati composti quasi esclusivamente da bianchi. I caucus in Nevada e le primarie della South Carolina chiariranno come andrà la competizione tra i Democratici. Se i sondaggi attuali saranno confermati Hillary Clinton dovrebbe vincere facilmente e rilanciare la sua campagna. In caso contrario una lunga battaglia per la nomination inizierebbe a diventare uno scenario probabile.
  • 3. PRIMARIE USA 2016, LE PROSPETTIVE DI JOHN KASICH,MARCO RUBIO E TED CRUZ
    La sorpresa delle primarie repubblicane in New Hampshire è stata il secondo posto di John Kasich. Il governatore dell’Ohio, che ha posizioni comunque conservatrici, ha corso al centro in questa campagna presidenziale, e non sembra in grado di poter esser competitivo al Sud e nelle aree rurali del Midwest. Marco Rubio è stata la grande delusione: il senatore della Florida è arrivato solo quinto, e non ha beneficiato del buon terzo posto ottenuto nei caucus dell’Iowa. Un risultato che sembrava poterlo proiettare come il candidato di riferimento dell’ala moderata dei Repubblicani. Ted Cruz ha invece confermato alle primarie del New Hampshire come il suo consenso per ora sia limitato alla destra evangelica. Visto che a differenza del 2012 è l’unico rappresentante di spicco di questa anima repubblicana, la sua campagna potrebbe essere competitiva per la nomination, anche se al momento minoritaria e osteggiata dai big del Gop.
  • 4. PRIMARIE USA 2016, LE PROSSIME TAPPE
    Le primarie di Usa 2016 sono una lunga serie di competizioni elettorali che assegnano delegati per le Convention nazionali, che a fine luglio si svolgeranno a Filadelfia per i Democratici e a Cleveland per i Repubblicani. Per conquistare la nomination democratica servono 2382 delegati, per ottenere la candidatura del Gop 1237. Al momento ne sono stati distribuiti solo poche decine. Sabato 20 febbraio si svolgeranno i caucus democratici in Nevada (43 delegati), e le primarie repubblicane della South Carolina, particolarmente importanti perchè i 50 delegati in palio saranno assegnati a chi arriverà primo. Il 23 marzo ci saranno i caucus repubblicani in Nevada, mentre il primo mese di primarie sarà concluso il 27 febbraio dalle primarie democratiche in South Carolina, dove per la prima volta si potrà comprendere l’orientamento degli afro-americani, sondaggi a parte, nella sfida tra Clinton e Sanders. Il momento più importante si svolgerà martedì 1° marzo, quando nel cosiddetto SuperTuesday si svolgeranno primarie e caucus in 15 Stati più il territorio federale delle Samoa americane. Tra i Democratici saranno assegnati 1017 delegati elettivi, tra i Repubblicani 565, e chi uscirà vincitore dal SuperTuesday diventerà il favorito per la nomination.
  • 5. PRIMARIE USA 2016, COSA DICONO I SONDAGGI
    Nei prossimi Stati che svolgeranno primarie o caucus, Nevada e South Carolina, i due grandi favoriti sono Hillary Clinton e Donald Trump, che guidano i sondaggi con largo margine. A livello nazionale il quadro delle intenzioni di voto conferma questi rapporti di forza tra i vari candidati. Nei prossimi giorni si potrà valutare se Bernie Sanders, o più parzialmente John Kasich, potranno beneficiare dei loro ottimi risultati in New Hampshire, come successo per Marco Rubio per l’Iowa fino al dibattito in TV.

Photo credit: Alex Wong/Getty Images

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