E grazie al Commissario Tronca i venditori ambulanti tornano a San Pietro

Tornano gli urtisti a San Pietro: i venditori ambulanti con il baldacchino al collo, rodata tradizione della Capitale che, in occasione del Giubileo della Misericordia, erano stati interdetti ad ogni accesso in zona Basilica per facilitare l’accesso e la circolazione dei pellegrini; una delle misure anti-degrado in vista dell’Anno Santo lanciato da Papa Francesco, e organizzato da Monsignor Rino Fisichella – a capo della Cabina di Regia con le istituzioni, e che aveva appunto sottolineato la necessità di avere una zona San Pietro completamente sgombra da ambulanti e da urtisti. Una necessità che in città è sentita ampiamente, con o senza Giubileo, e che invece è stata revocata dal commissario straordinario della città di Roma.

GLI URTISTI TORNANO A SAN PIETRO GRAZIE AL COMMISSARIO TRONCA

L’ordinanza dello scorso primo dicembre, infatti, in cui il Comune di Roma stabiliva il trasferimento degli urtisti dai luoghi di via della Conciliazione, Borgo Pio e altre vicinanze, è stata revocata e modificata proprio ieri dal Campidoglio: complice, anche, lo scarso afflusso di turisti e pellegrini per l’Anno Santo. Lo spiega Repubblica.

Camion bar e venditori di souvenir possono tornare ad esercitare nella zona di San Pietro. Lo dispone un’ordinanza del commissario Francesco Paolo Tronca, che sulla base di indicazioni della questura, ha modificato parzialmente lo stop a una decina di attività stabilito a inizi dicembre per tutto il periodo del Giubileo. Si tratta di camion bar e urtisti, ovvero i venditori di souvenir ambulanti, che operavano a ridosso della basilica e che ora potranno tornare ad esercitare solo in alcuni giorni a settimana (lunedì, martedì, giovedì e venerdì) e salvo eventi giubilari.

 

Quindi i venditori ambulanti potranno tornare nelle strade “a giorni alterni”, come dire: e come se il degrado e il decoro avessero giorni in cui è più tollerabile, per la città, sopportarli.

 

Certo la giustificazione è granitica, e per questo, critica: il Giubileo della Misericordia (con tutto ciò che ne consegue in termini di cantieristica in città) sta andando meno bene di quanto si pensasse.

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La disposizione nasce dopo una’analisi dei flussi di pellegrini negli ultimi mesi effettuata dalla questura che, in una riunione tenutasi in Prefettura il 15 gennaio scorso, “ha rappresentato la possibilità di consentire agli esercenti – si legge nel provvedimento del Comune di Roma – il commercio su area pubblica insistenti nell’area” a ridosso di San Pietro, che era stata classificata nella precedente ordinanza di Tronca, con la quale era stata disposta un’interdizione assoluta, come “livello periodo ordinario livello 0”.

 

 

Gli urtisti, va ricordato, sono una categoria di commercianti che ha una certa praticabilità in città: li ricordiamo davanti al Colosseo insultare sessualmente una consigliera municipale che denunciava l’abusivismo degli urtisti che, spostati dalle loro consuete e redditizie località, si erano trasformati in venditori ambulanti abusivi; pronti a urlare contro chi coglieva il loro torto.

Il Tempo spiega i termini della nuova ordinanza e quali strade tornano nuovamente appannaggio degli urtisti, sebbene, come abbiamo visto, a corrente alternata.

Il luogo interdetto ai venditori riguardava la zona immediatamente a ridosso della piazza, delimitata dal primissimo tratto di via della Conciliazione, da largo del Colonnato, piazza Pio XII e via dei Corridori. L’ordinanza prevede che gli ambulanti possano comunque tornare nelle postazioni originali solo nei giorni feriali, eccetto il mercoledì giorno di udienza papale, “a meno che in tali giorni non siano in programma eventi giubilari”

 

Conclude il Tempo: “L’allontanamento per camion bar, urtisti, venditori ambulanti di ogni genere, era arrivata agli inizi di dicembre in seguito alla decisione della questura di Roma e del Campidoglio. Gli ambulanti non l’avevano presa molto bene. Non tanto per la questione spostamento provvisorio, quanto per la ricollocazione dei banchi in altre zone della Capitale, a loro dire molto meno o per nulla redditizie. Oggi il dietrofront per la gioia dei venditori e, si spera, anche dei turisti.”

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